Schede primarie

Commercio - al via 10a conferenza ministeriale OMC

14 Dicembre 2015

(Da www.euractiv.it)

Tra i punti dell'Agenda di Doha che i membri dell'OMC affronteranno, anche quello della concorrenza sulle esportazioni agricole.WTO flag - photocredit World Trade Organization

Contesto: l'Agenda di Doha

L'Agenda di Doha per lo Sviluppo è un ciclo di negoziati commerciali lanciato a Doha, in Qatar, nel novembre 2001, al fine di liberalizzare il commercio e facilitare l'integrazione dei paesi in via di sviluppo, in particolare quelli meno sviluppati, nel sistema multilaterale dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC).

Le principali questioni in campo sono:

  • la riforma dei sussidi agricoli,.
  • la garanzia che la nuova liberalizzazione dell'economia mondiale rispetti l'esigenza di una crescita economica sostenibile nei paesi in via di sviluppo,.
  • il miglioramento dell'accesso dei paesi in via di sviluppo ai mercati globali per le loro esportazioni.

Un primo pacchetto di decisioni è stato concordato dai 159 membri dell'OMC in occasione della IX Conferenza ministeriale, a Bali, nel dicembre 2013. Il cosiddetto pacchetto di Bali prevede 9 decisioni in materia di agricoltura e sviluppo:

  • dichiarazione sulla concorrenza alle esportazioni,.
  • decisione sui programmi pubblici di stoccaggio per finalità di sicurezza alimentare,.
  • decisione sulla gestione dei contingenti tariffari,.
  • decisione sulle regole d'origine preferenziali,.
  • decisione sul waiver (esenzione) per i servizi,.
  • decisione sulla facilitazione del commercio,.
  • decisione sul cotone a favore dei PMA (paesi meno avanzati),.
  • decisione sul meccanismo di monitoraggio delle previsioni degli accordi OMC che concedono un trattamento speciale e differenziato a PVS (paesi in via di sviluppo) e PMA,.
  • decisione per favorire le esportazioni dai PMA in regime di duty free.

Altri punti dell'Agenda sono tuttavia ancora fonte di dibattito tra i membri OMC.

10a Conferenza ministeriale dell'OMC

I membri dell'OMC si riuniranno dal 15 al 18 novembre a Nairobi, in Kenya, per affrontare alcuni temi del ciclo di Doha ancora in fase di negoziazione. A presiedere gli incontri saranno il ministro degli Affari Esteri del paese ospitante, la kenyota Amina Mohamed, il direttore generale e il presidente del Consiglio Generale dell'OMC, Roberto Azevedo e Fernando de Mateo. Insieme a loro, tre vicepresidenti: 

  • il viceministro allo Sviluppo Economico italiano Carlo Calenda,

     in rappresentanza del gruppo dei Paesi Industrializzati;.

  • il ministro del Commercio Estero della Costa Rica Alexander Mora, in rappresentanza del gruppo latino-americano e caraibico,

    .

  • il ministro del Commercio e dell'Industria delle Filippine Gregory L. Domingo, in rappresentanza del gruppo asiatico.

    .

Sul tavolo della Conferenza vi sarà senz'altro la questione della concorrenza delle esportazioni agroalimentari. Strettamente connesso a questa, il nodo dell'abolizione dei sussidi e di misure analoge che provocano la distorsione del commercio internazionale e della concorrenza e minacciano i mercati locali. 

Tra le misure da valutare:

  • un accordo che vieti la fornitura di crediti agevolati all'esportazione a sostegno di alcuni paesi e a scapito di altri,

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  • la fornitura di assistenza in campo alimentare a paesi bisognosi attraverso aiuti monetari e non con aiuti in natura, che incidono negativamente sulla produzione locale e sul commercio regionale,

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  • la limitazione dei poteri monopolistici e dei finanziamenti governativi per le imprese commerciali di Stato coinvolte nell'esportazione di prodotti agricoli.

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Affrontare la questione della concorrenza sull'esport agricolo, afferma Bruxelles in vista della riunione, è una richiesta avanzata da lungo tempo da molti paesi, in particolare da quelli in via di sviluppo e meno sviluppati. Andare avanti su questo aspetto, continua l'Ue, renderebbe più equo il sistema commerciale multilaterale, andrebbe a beneficio degli agricoltori di tutto il mondo e creerebbe una maggiore parità di condizioni per il commercio a livello globale.

Al fine di procedere sulla questione, lo scorso 16 novembre l'Unione europea ha presentato insieme ad altri membri dell'OMC - tra cui Argentina, Brasile, Moldavia, Nuova Zelanda, Paraguay, Perù e Uruguay - una proposta congiunta di compromesso, basata su un testo negoziale dell'OMC del 2008 già ampiamente accettato e debitamente aggiornato.

Photocredit: World Trade Organization