Privacy - accordo in Consiglio su protezione dati
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(Da www.euractiv.it)
Aumenta la privacy sul web. Dopo tre anni di negoziato il Consiglio Giustizia ha detto sì all’aggiornamento della legislazione sulla protezione dei dati personali in rete. La nuova regolamentazione garantirà il diritto all’oblio e introdurrà il sistema “one stop shop”.
"Oggi abbiamo compiuto un grande passo verso l'obiettivo di rendere l'Europa adatta all'era digitale", ha dichiarato Věra Jourová, commissaria responsabile in materia di Giustizia, consumatori e uguaglianza di genere. L'obiettivo dellariforma della protezione dei dati è infatti migliorare il controllo sulle proprie informazioni personali da parte dei cittadini, aiutando allo stesso tempo le imprese a sfruttare al meglio le potenzialità del mercato unico digitale.
Da Lussemburgo, dove si è tenuto il Consiglio, la commissaria Jourová ha detto che un accordo definitivo è atteso entro la fine dell’anno, ma che il prossimo 23 giugno la regolamentazione sarà sottoposta al Parlamento europeo che dovrà decidere se approvarla o proporre eventuali modifiche. Il Consiglio ha infatti previsto delle sanzioni pari al 2% del giro d’affari totale per le aziende che non rispettano le regole relative al trattamento dei dati, che potrebbero essere respinte dal Parlamento.
Legislazione uniforme nei 28
Il primo passo avanti compiuto con la riforma è quello di uniformare le regole all'interno dell'Unione, attraverso il sistema “one stop shop” per il trattamento dei dati, che tende ad omologare la tutela dei diritti in tutti gli Stati membri. La misura rappresenta un'importante semplificazione burocratica per le imprese che risparmieranno circa 2,3 miliardi di euro l'anno.
"Questa è una rivoluzione positiva”, ha sottolineato la Jourová. “Finalmente un pacchetto unico di regole sostituisce quelle dei 28 paesi”, ha aggiunto.
Regole europee anche per operatori extra-Ue
In base all'orientamento generale, la Commissione avrà la responsabilità di valutare il livello di protezione dei dati garantito ai cittadini e le aziende extra-europee dovranno dimostrare di fornire delle garanzie di tutela della privacy adeguate a quelle del vecchio continente.
Per garantire delle misure di sicurezza adeguate, le grandi imprese e quelle che operano nel settore pubblico dovranno nominare un consigliere responsabile della protezione dei dati. Ad ogni modo, prima di raccogliere le informazioni personali, le aziende dovranno ottenere il consenso del diretto interessato, e potranno elaborare i dati solo per un legittimo scopo e rispettando condizioni ristrette.
Maggiore controllo sui propri dati personali
Con la nuova legislazione, sarà possibile per i cittadini denunciare l’uso improprio dei loro dati all’autorità competente a livello nazionale, anche se l’azienda denunciata ha sede in un altro Stati membro.
Alcuni elementi chiave garantiranno la protezione dei dati personali e un maggiore controllo sugli stessi. Tra questi:
- accesso più semplice ai propri dati,.
- maggiore trasparenza, attraverso informazioni chiare e dettagliate sul trattamento delle informazioni;.
- potenziamento de
l diritto all'oblio, con la possibilità per i
cittadini di chiedere la rimozione totale dalla rete dei propri dati personali;.
- diritto alla portabilità, consentendo una trasmissione più facile dei dati personali da un server provider ad un altro, ad esempio tra diversi social network, anche per rafforzare la concorrenza tra i fornitori di servizi.
Spinta all'e-commerce
"Lo scopo della riforma della protezione dati, lanciata dalla Commissione nel 2012, è permettere alle persone di controllare meglio i propri dati personali”, ha detto la commissaria Jourová, ma anche aiutare le imprese a trarre il maggior vantaggio dal mercato unico digitale, “eliminando paletti e godendo della fiducia dei consumatori". Con la nuova legislazione sulla privacy i cittadini si sentiranno più sicuri, ha continuato la Jourová, quindi si sentiranno più fiduciosi anche rispetto agli acquisti online.
Author: hyku / photo on flickr