Rifugiati: PE, lavoro per integrazione in Ue
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(Da www.euractiv.it)
Un'audizione pubblica al Parlamento europeo affronta il tema dell’inclusione sociale e dell’integrazione dei rifugiati nel mercato del lavoro Ue
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Mentre i capi di stato e di governo discutevano dell’emergenza migratoria e del futuro della Gran Bretagna in occasione del vertice a Bruxelles, al Parlamento europeo si è tenuta un’audizione pubblica sui possibili interventi da attuare in Europa per favorire l’integrazione dei rifugiati nel mercato del lavoro.
L’audizione, organizzata dalla commissione Occupazione (EMPL), ha riunito diversi eurodeputati, esperti e rappresentanti delle organizzazioni dei migranti, che si sono confrontati sulle principali problematiche legate al tema dell’integrazione.
Nell’Ue le politiche di integrazione sono un "argomento politicizzato", ha spiegato l’europarlamentare italiano Brando Benifei (S&D), che crea condizioni di accesso al mercato del lavoro diverse per i rifugiati a seconda dello stato membro in cui si trovano. In assenza di un quadro politico comune sul tema, le competenze dell’Ue in alcuni campi rimangono limitate.
Il successo del processo di integrazione, ha specificato Denis Haveaux, direttore della Croce rossa a livello Ue, “non presuppone unicamente delle misure per sostenere l'inclusione nel mercato del lavoro, ma anche altri provvedimenti e servizi come il ricongiungimento familiare, l'accesso all'assistenza sanitaria, psicologica, di supporto e di riabilitazione, la consulenza legale ed anche la formazione linguistica".
Tra i principali problemi incontrati dai rifugiati che arrivano nell’Ue ci sono le procedure di asilo, ha sottolineato da Hala Akari dell'associazione dei rifugiati siriani, che richiedono tempi molto lunghi. Sul fronte del riconoscimento delle qualifiche, invece, vi è la necessità di definire norme comuni, ha proseguito l’eurodeputata inglese Jean Lambert (Verdi), sollevando la questione della necessità di creare una sistema per valutare le competenze dei rifugiati.
Gli stati membri dovrebbero superare la loro “mancaza di solidarietà”, ha commentato Ryszard Cholewinski, specialista della politica migratoria dell'Organizzazione internazionale del lavoro, mentre per l’eurodeputato polacco Czeslaw Hoc (ECR) “l’integrazione senza assimilazione è un’utopia”.
Photo credit: Joshua Zakary via Foter.com / CC BY-NC