Pagamenti elettronici: accordo al PE su direttiva, verso ok a luglio
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(From www.euractiv.it )
Arriva l’accordo in commissione Affari economici al Parlamento europeo sulla nuova direttiva sui pagamenti elettronici nell’Ue. A luglio la plenaria la licenzierà, rinnovando pesantemente il quadro regolatorio per fornitori di servizi, banche e, ovviamente, consumatori.
Un nuovo quadro legislativo per tutto il sistema dei pagamenti elettronici nell’Unione europea. E’ l’importantissimo passaggio verso il quale ci stiamo muovendo. La commissione Affari economici del Parlamento europeo ha, infatti, appena raggiunto un primo accordo informale con il Consiglio sulla cosiddetta Psd2, la direttiva sui servizi di pagamento. Si tratta di un’intesa alla quale si lavora da quasi un anno, che dovrà essere confermata nel corso della plenaria di luglio.
Le parole di Tajani
Per l’Italia è il vicepresidente Antonio Tajani a seguire da vicino la questione. L’ex commissario spiega: “Il mercato europeo dei pagamenti online è ancora troppo frammentato e dispendioso. Il suo costo supera l'1% del Pil della Ue, ovvero 130 miliardi di euro l'anno. L'economia europea non può permettersi questi costi, se vuol essere competitiva a livello globale”. Il nuovo quadro regolatorio, invece, “ridurrà i costi, migliorando la sicurezza dei pagamenti e facilitando l’emergere di nuovi attori e di nuovi metodi per le transazioni via telefono e internet”.
Regole per banche e consumatori
L’obiettivo generale della direttiva è migliorare le condizioni del mercato per le imprese di servizi e per i consumatori. Un cittadino in possesso di un conto corrente internet avrà il diritto di poter utilizzare un software o un dispositivo di pagamento, fornito da una parte terza, attraverso il quale portare a termine qualsiasi transazione. Le banche, dal canto loro, non potranno bloccare il mercato in alcun modo: avranno la possibilità di non autorizzare le transazioni soltanto in presenza di provate ragioni di sicurezza che siano state prima segnalate alle autorità competenti. In questo modo si cerca di incentivare la produzione di servizi innovativi.
Più spazio ai fornitori di servizi
Per completare il quadro, l’accordo considera anche il ruolo dei fornitori del servizio. Questi dovranno adottare tecnologie in grado di assicurare sia l’autenticazione sicura del consumatori, sia la protezione dal rischio di frodi. Dovranno garantire che i dati personali degli utenti siano trasmessi attraverso canali protetti e che la loro condivisione avvenga soltanto con il consenso degli utenti e, comunque, nella misura minore possibile. A loro, poi, saranno applicate le stesse regole di vigilanza che adesso valgono per gli altri istituti di pagamento. Quindi, finisce la stagione della regolamentazione debole del settore.
Tutela contro le frodi
Un’attenzione particolare, poi, viene dedicata alla questione della tutela contro le frodi informatiche. La direttiva prevede regole specifiche a favore dei consumatori nel caso in cui questi siano vittima di pagamenti non autorizzati. Un caso che, purtroppo, è piuttosto frequente. I cittadini avranno normalmente diritto al rimborso del loro denaro. In questo modo il sistema di pagamenti europeo dovrebbe diventare più efficace, competitivo e sicuro.
Il calendario verso l'approvazione
L’accordo raggiunto in commissione Affari economici, ovviamente, non chiude la questione. Il passaggio successivo prevede un’intesa tecnica a livello di trilogo tra Parlamento, Consiglio dei ministri e Commissione. Una volta superato questo livello, si potrà passare dalla plenaria del Parlamento europeo che, salvo soprese, voterà la direttiva nel corso della riunione di luglio. A quel punto la direttiva potrà andare in vigore, dopo un’approvazione dei paesi membri.