Schede primarie

Interrogazione a risposta in Commissione n. 5-00919 On. Lo Monte

01 Ottobre 2019

(Da www.politicheagricole.it)

Interrogazione a risposta in Commissione n. 5-00919 On. Lo Monte 01.10.2019) Signor Presidente, Onorevoli deputati, come noto, la riforma della disciplina sulla riproduzione animale intervenuta con il decreto legislativo n. 52 del 2018, accanto alla riorganizzazione del settore delle Associazioni allevatoriali, ha inteso introdurre, in linea con la Raccomandazione espressa dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) nel 2010, principi idonei a garantire il rispetto di concorrenza, terzietà e indipendenza tra i soggetti che si occupano dei controlli negli allevamenti zootecnici ed i soggetti che li utilizzano ai fini del miglioramento genetico del bestiame e della tenuta dei libri genealogici. In particolare, le principali novità riguardano: - il riconoscimento degli "Enti selezionatori" quali soggetti deputati alla realizzazione e gestione dei programmi genetici, se in possesso di determinati requisiti; - la necessità dell'iscrizione ai libri genealogici per poter vedere riconosciuto un animale di una specifica razza; - la separazione delle funzioni di raccolta dati zootecnici e loro elaborazione, da parte degli Enti selezionatori, ai fini dell'attività di selezione; - la costituzione di una Banca Dati Unica Zootecnica a livello nazionale e la definizione, da parte del Ministero, delle modalità di accesso ai relativi dati, utilizzabili anche per l'erogazione dei servizi di consulenza aziendale; - l'istituzione di Comitato Nazionale Zootecnico (CNZ) che può essere articolato per attitudine produttiva con compiti di regolazione, standardizzazione e di indirizzo dell'attività di raccolta dei dati negli allevamenti. Uno degli aspetti cardine della nuova disciplina normativa è rappresentato dalla specializzazione delle attività, ovvero la separazione dei ruoli tra le Associazioni Nazionali Allevatori (ANA) e l'Associazione Italiana Allevatori (AIA), e dall'aggregazione delle ANA in specifici comparti produttivi. Peraltro, le Associazioni Nazionali Allevatori (Enti selezionatori) che intenderanno accedere ai contributi pubblici saranno operativamente riorganizzate e accorpate per comparti produttivi (bovini da latte, bovini da carne, bufalini, equidi, ovi-caprini, suini) e dovranno associare direttamente gli allevatori (associazioni di primo grado) incrementando, in tal modo, la compartecipazione diretta allo svolgimento dei programmi genetici di miglioramento e/o conservazione del patrimonio zootecnico. Riguardo alla raccolta dati in allevamento (controlli funzionali), una delle principali innovazioni concerne l'introduzione, per gli Enti incaricati, di specifici requisiti predisposti per favorire una specializzazione delle attività ed assicurare la terzietà dei dati e la loro validazione. Occorre poi tener presente che, per incrementare ulteriormente la concorrenza nel settore, l'articolo 4, comma 3, della predetta norma prevede che la raccolta dei dati in allevamento (finalizzata ad alimentare la Banca Dati Unica Zootecnica ed arricchire le informazioni da mettere a disposizione per l'erogazione dei servizi di consulenza aziendale) possa essere svolta, senza maggiori oneri per la finanza pubblica, anche su iniziativa di soggetti diversi da quelli previsti in precedenza ponendo, in capo ai predetti soggetti, il necessario possesso di alcuni specifici requisiti. Rilevo che le suddette disposizioni sono state introdotte al fine di qualificare e liberalizzare il servizio, tenendo conto della necessità di salvaguardare la biodiversità, la corretta gestione del patrimonio genetico delle razze di interesse zootecnico, il benessere animale e la valorizzazione delle produzioni di qualità. In materia di consulenza aziendale l'innovazione è ora rappresentata dalla separazione delle funzioni tra il soggetto che raccoglie i dati nelle aziende zootecniche e quello che eroga i servizi di assistenza tecnica, che non potranno coincidere. Rilevo inoltre che, in linea con quanto previsto nella Misura "Biodiversità" - sottomisura 16.2 - del Programma di Sviluppo Rurale Nazionale 2014-2020 (PSRN), è stato individuato un Partenariato, selezionato dal Ministero con procedura ad evidenza pubblica, per la raccolta di dati necessari, non solo, per la conservazione e il miglioramento della biodiversità, ma anche per la creazione di un sistema informatico mediante una banca dati in modalità "Open Data". Il soggetto che eroga la consulenza aziendale è invece selezionato dalle Regioni. Il soggetto presso il quale sarà allocata la citata banca dati sarà individuato con decreto del Ministero delle politiche agricole, sulla base delle specifiche indicazioni del Comitato Nazionale Zootecnico di cui all'articolo 4, comma 4. Preciso che i dati in questione sono di natura privata delle aziende zootecniche (in quanto riguardano caratteristiche quali-quantitative delle produzioni di latte e di carne) e sono il frutto del rilevamento, dell'elaborazione e dell'organizzazione di informazioni sugli aspetti produttivi e riproduttivi degli allevamenti. I soggetti autorizzati all'accesso alla banca dati potranno impiegare le relative informazioni anche ai fini della consulenza nelle aziende, opportunità che condurrà ad un netto miglioramento del sistema di consulenza al settore. Riguardo al procedimento di ristrutturazione organizzativa avviato dall'AIA a mezzo della costituzione della "Federazione delle associazioni di razza" evidenzio che, al fine di garantire la piena corrispondenza della riorganizzazione delle associazioni allevatori alla vigente normativa, con nota n. 35520 del 14 dicembre 2018 abbiamo già rappresentato la necessità di assicurare in carattere non obbligatorio dell'adesione alla citata Federazione, oltre all'autonomia e l'indipendenza degli Enti selezionatori (ANA). Pertanto, l'eventuale adesione alla Federazione da parte dei predetti Enti non deve interferire in alcun modo con le attività dagli stessi espletate. Tale requisito di autonomia e indipendenza rappresenta peraltro la condizione necessaria per ottenere il finanziamento delle attività relative alla Sottomisura 10.2 del PSRN 2014-2020: Sostegno per la conservazione, l'uso e lo sviluppo sostenibili delle risorse genetiche in agricoltura - Attività di caratterizzazione delle risorse genetiche animali di interesse zootecnico e salvaguardia della biodiversità, così come stabilito nei requisiti dell'Avviso pubblico approvato con D.M. 21 dicembre 2016, n. 31294. Per quanto concerne infine la formazione dei nuovi Organi sociali delle Associazioni Nazionali Allevatori, fermo restando che il decreto legislativo in parola prevede che alle Associazioni nazionali si associno direttamente gli allevatori, preciso che il Ministero ha già fornito le opportune indicazioni suggerendo, tra l'altro, la predisposizione di un regolamento associativo da sottoporre all'esame di questa Amministrazione, a tutela del diritto di rappresentanza dei nuovi associati (allevatori). Ufficio Stampa