Tlc: plenaria, ok a fine roaming dal 2017
(Da www.euractiv.it)
Il Parlamento europeo ha approvato ilnuovo pacchetto telecomunicazioniche pone fine alle tariffe roaming a partire dal 2017, definendo norme più chiare per l'accesso libero e sicuro ad Internet.
In linea con la decisione del Consiglio Competitività, gli europarlamentari riuniti in plenaria a Strasburgo hanno adottato il pacchetto telecomunicazioni che definisce nuove disposizioni in materia di roaming e
neutralità della rete
Dal 15 giugno 2017 le tariffe roaming saranno vietate nell'Ue e nei paesi SEE per le chiamate, per l'invio di messaggi di testo e per l'utilizzo di Internet tramite dispositivi mobili.
Inoltre, a partire dal 30 aprile 2016, le maggiorazioni del roaming non dovranno superare i limiti fissati a livello Ue: 0,05 euro/minuto per le chiamate vocali, 0,02 euro per ogni messaggio inviato e 0,05 euro/MB per il traffico dati.
Entro la fine dell'anno sarà stabilito il tetto per i costi delle chiamate ricevute, che dovranno essere più bassi rispetto a quelli previsti per le chiamate effettuate.
Tutele per gli operatori
Nel caso in cui gli operatori non fossero in grado di recuperare i loro costi, il pacchetto prevede che le autorità nazionali di regolamentazione li autorizzino ad imporre, in via eccezionale, maggiorazioni minime per il recupero dei costi. Inoltre, per proteggere il settore da abusi, gli operatori potranno, in alcuni casi, essere autorizzati ad addebitare una tariffa di lieve entità, più bassa rispetto agli attuali tetti, sulla base del principio dell'uso corretto.
La Commissione Ue e le autorità per le telecomunicazioni stabiliranno i dettagli per l'implementazione di queste norme.
Per garantire l'accesso libero e sicuro ad Internet, le imprese dovranno trattare tutto il traffico dati in modo equivalente, senza bloccare o rallentare la ricezione di contenuti, applicazioni o servizi offerti da aziende specifiche. Sono previste eccezioni nel caso, ad esempio, di una congestione della rete o per contrastare attacchi informatici, ma in linea generale le restrizioni al traffico dati dovranno essere "trasparenti, non discriminatorie e proporzionali" e non dovranno durare più del necessario.
Gli operatori potranno comunque offrire servizi specialistici, come una migliore qualità Internet per l'utilizzo di alcuni servizi, a patto che non venga compromessa la qualità generale del traffico web.
I provider di servizi Internet dovranno fornire agli utenti una spiegazione chiara sulle effettive velocità di download e upload. Nel caso in cui ci siano discrepanze evidenti tra le informazioni pubblicizzate e la velocità reale dei servizi, gli utenti potranno richiedere compensazioni. Sarà compito delle autorità nazionali di regolamentazione verificare se eventuali differenze possano costituire o meno una violazione del contratto.
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Photo credit: jenniferconley / Foter / CC BY-NC-SA