Bilanci Ue: Parlamento, armonizzare principi contabili paesi membri

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(Da www.euractiv.it)

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Agire sull’armonizzazione fiscale e dei principi contabili e sulla circolazione di informazioni finanziarie. Secondo il parere che la commissione Affari economici del Parlamento Ue si prepara a licenziare, sono queste le priorità per migliorare l’efficacia dei bilanci dell’Unione europea.

Frodi fiscali, tassazione delle imprese, ruling, informazioni finanziarie e principi contabili. C’è ancora molto da fare per rendere pienamente efficienti i bilanci dell’Ue, secondo l’analisi della commissione Affari economici del Parlamento europeo. I deputati si preparano a licenziare, la prossima settimana, un parere sul bilancio 2016 nel quale mettono nel mirino questi cinque aspetti. Al di là delle azioni (positive) svolte sul fronte del Fondo europeo per gli investimenti, bisognerebbe tirare anche queste leve.

I problemi noti

Nel testo in attesa di approvazione vengono, anzitutto, ribaditi una serie di elementi già noti sulla situazione dell’Ue. A partire dagli “effetti del rallentamento degli investimenti sul ritmo della ripresa economica e della crescita a lungo termine”. Passando per “la necessità di imprimere un nuovo slancio all'occupazione, alla crescita e agli investimenti”. E chiudendo con “il ruolo cruciale del Fondo europeo per gli investimenti strategici (Efsi) per ovviare alle carenze del mercato e attrarre investimenti privati”.

Agire sugli accordi delle multinazionali

E’, anzitutto, nel campo del fisco che sarà possibile recuperare qualcosa. La commissione del Pe, infatti, “sottolinea la crescente importanza di una maggiore trasparenza in materia di imposizione delle imprese e ruling fiscali preventivi, nonché del coordinamento della lotta alle frodi fiscali e all'evasione fiscale”. Gli accordi tra le grandi multinazionali e i paesi membri per ottenere condizioni fiscali di favore vanno limitati e regolati in maniera più trasparente. Allo stesso modo, bisogna agire con più decisione verso quei paesi membri che consentono le frodi Iva e sui fondi europei: serve più coordinamento in Europa. E’, anzitutto, da qui che sarà possibile recuperare qualcosa.

Più personale all'Antitrust europeo

E, per farlo, serve personale. Per questo il Parlamento invita la Commissione a concentrarsi sulla ristrutturazione della sua organizzazione, incrementando “le risorse umane della Direzione generale della Concorrenza, in particolare dell'unità addetta agli aiuti di Stato, in modo da garantire che le prassi fiscali sospette in materia di ruling fiscali preventivi e di altre misure di carattere o effetto analogo possano in futuro essere effettivamente indagate”. Solo così la vigilanza in questo campo potrà essere incrementata.

Armonizzare i principi contabili

Ma non è tutto. I deputati chiedono anche la piena attuazione delle raccomandazioni della relazione dell’ex presidente della Banca europea degli investimenti, Philippe Maystadt in materia di principi contabili e informazioni finanziarie. Sul primo fronte Maystadt dava una serie di indicazioni per la piena armonizzazione delle regole per la redazione dei bilanci. Sul secondo, questa armonizzazione potrebbe consentire una maggiore trasparenza delle informazioni diffuse dalle società quotate. Anche su questo tasto bisognerebbe battere per evitare distorsioni a livello europeo e consentire azioni più efficaci alle autorità.

Più risorse per la statistica

Infine, proprio per garantire una maggiore circolazione di informazioni e dati statistici, il bilancio europeo si prepara ad aumentare i suoi stanziamenti “per l'attuazione di nuove metodologie di produzione delle statistiche europee, nonché per una migliore cooperazione nell'ambito del sistema statistico europeo”. Per la commissione Affari economici è la strada da battere, perché consentirà di evitare quei fenomeni distorsivi creati da una cattiva circolazione dei numeri.

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