Discariche: Pedicini (M5S), dopo condanna Cdg ancora 185 abusive
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(Da www.euractiv.it)
Dopo la maximulta inflitta dalla Corte di giustizia europea a fine 2014 per
le 198 discariche abusive presenti nel paese, solo 13 sono state bonificate.
Era il 2 dicembre 2014 quando la Corte di Giustizia europea ha condannato l'Italia a pagare una maximulta per non avere dato esecuzione a una sentenza del 2007 e non essersi adeguata alle direttive Ue sui rifiuti per le 198 discariche abusive presenti nel paese: una somma forfettaria di 40 milioni di euro, cui va aggiunta una penalità di oltre 42 milioni per ogni semestre di ritardo nell’attuazione della sentenza.
Il 2 giugno scorso sono scaduti i sei mesi e le discariche bonificate dalle autorità italiane sono state soltanto 13. “Uno scandalo gravissimo”, come lo definisce l'eurodeputato M5S Piernicola Pedicini, “che mette in luce l'inefficienza del Governo Renzi e il successivo danno economico che l'Italia subisce per l'incapacità delle nostre istituzioni. Purtroppo, anche in questo caso a pagare saranno i cittadini e non i responsabili degli abusi commessi”.
Per le 185 discariche rimaste ancora abusive, infatti, l'Italia dovrà versare a Bruxelles altri 40 mlioni di euro: per ogni discarica messa a norma, infatti, è stata detratta una cifra oscillante tra i i 200mila e i 400mila euro.
Pedicini attacca quindi il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti: “il giorno in cui la Corte di giustizia europea emise la sentenza di condanna contro l'Italia diffuse un pomposo comunicato stampa ufficiale in cui disse che le discariche non bonificate erano solo 45. Era una palese menzogna, tenuto conto che la Commissione europea, due mesi dopo, comunicò che le discariche abusive italiane erano 198 a dicembre 2014 e 185 a giugno scorso”, conclude l'eurodeputato pentastellato.
Da San Giovanni Rotondo, nel corso della festa dell'Udc, intanto, Galletti si lancia contro la scorretta gestione della raccolta differenziata nel Mezzogiorno: “Non tollererò più le discariche: quindi o si punta sulla differenziata, ma voglio vedere i risultati, o le regioni del Sud devono prendere provvedimenti, anche con la costruzione di nuovi impianti, per avere l'autosufficienza”.
Nel frattempo, in Gazzetta ufficiale viene pubblicata una modifica al decreto del 27 settembre 2010 relativo alla definizione dei criteri di ammissibilità dei rifiuti conferiti in discarica. Modifiche, richieste dalla Commissione europea, che riguardano gli scarti di ceramica, mattoni, mattonelle e materiali da costruzione (codice dei rifiuti 101208), che non potranno più essere smaltiti in discarica senza la preventiva caratterizzazione.
Inoltre, si introducono la valutazione della capacità di neutralizzazione degli acidi dei rifiuti pericolosi stabili non reattivi per lo smaltimento nelle discariche di rifiuti non pericolosi e criteri per garantire l’adeguata stabilità fisica e capacità di carico dei rifiuti pericolosi prima di consentire la loro ammissione in discariche per rifiuti non pericolosi.
Photo credit: jritch77 / Foter / CC BY-NC-SA