Mercato unico digitale e Iva: esenzioni, soglie, paesi terzi - tutte le questioni aperte nell'Ue

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(Da www.euractiv.it)

Via alla consultazione pubblica sulla riforma allo studio della Commissione

Ritoccare le soglie di esenzione, rivedere le regole per i paesi terzi, creare un meccanismo elettronico semplificato di pagamento, implementare meglio le norme che prevedono il pagamento nel luogo dove si trova il consumatore. Uno dei problemi fondamentali del Mercato unico digitale è il nuovo sistema relativo all’Iva. Per consentire soprattutto alle piccole e medie imprese di districarsi in un campo che, oltre a presentare aliquote differenziate, ha anche modalità di funzionamento assai differenti tra i paesi membri, la Commissione sta progettando una riforma. Le sue linee fondamentali saranno messe in consultazione per le prossime settimane, fino al 18 dicembre del 2015.

Le novità del 2015

L’intervento in preparazione riguarda il commercio tra diversi paesi membri. Per le imprese che provano, via internet ma anche in maniera tradizionale, a lavorare fuori dai propri confini il primo problema è l’esistenza di diversi regimi di tassazione nazionale. Per i servizi di telecomunicazione, elettronici e di trasmissione di dati, poi, dal primo gennaio 2015 si è aggiunta una difficoltà ulteriore: le regole comunitarie prevedono che l’Iva faccia riferimento alle regole del posto nel quale si trova l’utente finale, indipendentemente dal luogo nel quale è stato prodotto il contenuto.

Le questioni dei pagamenti

Non è tutto. Un'altra norma - entrata in vigore anch’essa a gennaio - cerca di ridurre i costi e i vincoli amministrativi per le imprese: riguarda i beni tangibili ordinari e acquistati via internet. Invece di dichiarare e pagare l’Iva in ogni Stato membro nel quale si trovano i propri consumatori, le società devono avere la possibilità di preparare un’unica dichiarazione Iva e saldare il relativo conto nei propri confini nazionali. Secondo dati preliminari della Commissione, circa tre miliardi di Iva (pari a 18 miliardi di transazioni circa) nel 2015 saranno versati sfruttando questo sistema.

Le soglie per le Pmi

Nel quadro di queste norme, però, si continuano a riscontrare difficoltà. In alcuni paesi, ad esempio, ci sono delle soglie di esenzione per le piccole e medie imprese: non è chiaro come queste regole possano essere rese compatibili con le novità in vigore dal primo settembre. La Commissione, per risolvere i problemi, aveva proposto un’esenzione unica applicata a livello europeo per le Pmi e per le aziende che operano on line, ma l’ipotesi è stata seccamente bocciata dai paesi membri.

Le proposte della Commissione

Il pacchetto di proposte allo studio dell’Esecutivo comunitario, nel quadro della riforma del Mercato unico digitale, prevede allora la riproposizione di una soglia unica per l’Iva, al di sotto della quale le operazioni delle Pmi potranno essere esentate. Ma non solo. Sarà fissata anche la regola in base alla quale le società che lavorano tra più paesi membri potranno essere sottoposte a verifiche solo dalle autorità del loro paese di provenienza. E, tramite un meccanismo unico e semplificato di pagamento, saranno resi più semplici i versamenti.

Il problema dei paesi terzi

A questo caos, si aggiunge il problema dei paesi terzi. Al momento i beni che arrivano da paesi esterni all’Ue e vengono ordinati on line in alcuni Stati possono beneficiare di esenzioni dedicate alle consegne di piccolo importo (tra i 10 e i 22 euro). Questo fornisce ad alcuni soggetti un evidente vantaggio competitivo e crea distorsioni di mercato che sono state già segnalate in diverse occasioni. Tutti questi elementi saranno oggetto della consultazione per imprese ed esperti che sarà aperta fino al prossimo 18 dicembre.

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