Nuovi strumenti e nuova governance per la gestione della risorsa idrica
(Da www.minambiente.it)
Al Festival dell’Acqua di Bari presentati molti dei numerosi risultati raggiunti dal Ministero dell’Ambiente nel corso dell’ultimo anno
Sono molti i fatti nuovi con i quali il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare si è presentato a Bari al Festival dell’Acqua. Obiettivi raggiunti che danno nuova spinta al nostro paese su un tema rilevante come quello della gestione della risorsa idrica e riconfermano un ruolo forte di indirizzo e coordinamento del Ministero e delle sue Direzioni.
La tre giorni di Bari è stata infatti l’occasione per riepilogare e presentare molti dei principali impegni che si sono attuati nel corso del 2017.
Si è dato concreto avvio alla riforma delle nuove Autorità di bacino Distrettuali con il DM 294 del 25 ottobre 2016, dando finalmente attuazione a un processo atteso da molti anni. Una riforma che si pone obiettivi ambiziosi volta alla riduzione del numero di enti, alla razionalizzazione delle competenze e alla semplificazione della filiera decisionale, superando sovrapposizioni e vuoti di potere, con un rinnovato ruolo di indirizzo, coordinamento e controllo da parte del Ministero dell’Ambiente.
Anche la definita approvazione dei nuovi Piani di gestione delle Acque e dei Piani di gestione del Rischio di Alluvioni, avvenuta all’inizio dell’anno, rappresenta un punto di arrivo di un articolato processo pianificatorio e un nuovo punto di partenza. Infatti è anche attraverso il perseguimento della coerenza dei Piani di gestione con i principi comunitari che il nostro Paese affronta il problema fondamentale della “governance” integrata delle tematiche relative al bene acqua. I Piani aggiornati dovrebbero garantire la piena e definitiva coerenza con i principi comunitari e soddisfare i chiarimenti chiesti dalla Commissione Europea relativamente alla valutazione dei primi piani di gestione e, anche alla luce di una rinnovata interlocuzione con la Commissione stessa, rappresentano il primo passo concreto verso l’archiviazione del precontezioso aperto nei confronti dell’Italia nel corso del 2015.
Tra le altre novità, il Ministero ha voluto evidenziare la costituzione degli Osservatori sugli utilizzi idrici, nati con l’obiettivo di creare un sistema di governance in grado di assicurare la gestione ottimale della risorsa idrica e di affrontare le crisi da scarsità all’insegna della cooperazione, del dialogo tra le parti e dell’attenzione alle specificità territoriali.
Nuovi strumenti, che vanno ad aggiungersi ai nuovi decreti direttoriali, di recente emanazione (DD29/2017 e DD 30/2017), relativi ad importanti linee guida tecniche sui deflussi ecologici e sulle valutazioni ambientali ex ante concernenti le concessioni di derivazione; mediante tali disposizioni, è stato infatti compiuto un avanzamento significativo nel campo della tutela ambientale dei corpi idrici, fissando per la prima volta a livello nazionale criteri applicativi omogenei e scientificamente avanzati.
Il Festival dell’Acqua è stata anche l’occasione per riconfermare l’importanza dell’introduzione nel nostro ordinamento di una tariffa sociale, che garantisce l’accesso gratuito al quantitativo minimo vitale di 50 litri abitante giorno, attraverso il bonus idrico, alle utenze domestiche in documentato stato di disagio economico sociale gratuito e l’accesso a tale quantitativo a tariffa agevolata alle altre utenze domestiche residenti. Un provvedimento di grande rilevanza che colloca il nostro paese tra le esperienze europee più avanzate in tema di accesso universale all’acqua e di welfare idrico.
Infine, nel corso del seminario sulla regolazione dei servizi idrici, sono state presentate le linee guida che porteranno all’approvazione di un Manuale operativo e metodologico per l’implementazione dell’analisi economica nel prossimo ciclo di pianificazione distrettuale. Il Manuale, la cui approvazione definitiva è attesa per la fine dell’anno, vede il coinvolgimento dei diversi e principali attori istituzionali coinvolti nella gestione della risorsa idrica (a partire dall’AEEGSI per il servizio idrico integrato, al MIPAAF per la parte agricola, alle Autorità di distretto, ISTAT e CREA). Questa nuova e preziosa collaborazione sarà accompagnata anche da un adeguato supporto informativo che metta a sistema le numerose banche dati “settoriali” inerenti i vari usi della risorsa, affinché l’implementazione dell’analisi economica si basi su dati certi, unici e condivisi.