Agricoltura, via libera a indennizzi siccità e aiuti per cerealicoltori, suinicoltori e comparto ippico. Presidente Solinas: "Investiamo nuove risorse su un settore strategico"
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Cagliari, 28 settembre 2020 - Quattro milioni di euro per i suinicoltori e un milione e 300mila euro per gli allevatori del comparto ippico ed equestre, due categorie pesantemente danneggiate dall’emergenza sanitaria. E ancora: indennizzi in arrivo per le imprese colpite dalla siccità, premi per 800mila euro a favore dei cerealicoltori e forte attenzione per le associazioni di apicoltori. Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, la Giunta regionale ha approvato nel corso delle ultime sedute una serie di interventi importanti per il rilancio dell’intero settore. “Sono misure concrete e immediatamente operative – commenta il presidente della Regione, Christian Solinas – che dimostrano quanto questa Giunta abbia sempre messo in campo ingenti risorse e puntato su progetti lungimiranti, tanto più in questo momento delicato, a favore dei nostri agricoltori e di un settore strategico per l’economia della Sardegna”. Via libera quindi alle sovvenzioni dirette per i suinicoltori. Le imprese beneficiarie devono possedere un numero pari o superiore alle 10 scrofe, così come risultano nel censimento della Banca dati nazionale al 31 marzo 2020. L’aiuto massimo per azienda è stabilito in 25mila euro, quello per singola scrofa in 100 euro. “La diffusione dell’epidemia – spiega l’assessore Murgia – ha fortemente interessato il comparto suinicolo a causa delle restrizioni imposte durante il periodo di chiusura di alcune attività, soprattutto per quanto riguarda le produzioni destinate ai servizi di ospitalità e ristorazione, e del suinetto da latte tradizionale, che hanno colpito temporaneamente e in maniera imprevedibile soprattutto le piccole e medie aziende con poca liquidità e non attrezzate per una rapida riconversione della produzione”. Approvata in via definitiva, poi, la delibera che istituisce un sistema di aiuti per le piccole e medie imprese della produzione agricola primaria già colpite da calamità anteriori all’emergenza epidemiologica da Covid-19. Viene quindi dato mandato all'Agenzia Laore, alla quale vengono trasferite le risorse da Argea, di portare a termine le pratiche per gli indennizzi dei danni causati dagli eventi atmosferici avversi del 2017. Tra le misure particolarmente attese, vengono confermati gli interventi straordinari per il comparto ippico ed equestre, colpito duramente dall’emergenza sanitaria. Le indennità sono così previste: fino a 480 euro per ogni cavallo, per le mensilità di marzo e aprile 2020, ai proprietari o ai detentori di cavalli da corsa presenti in ippodromi e centri privati di allenamento; fino a euro 340 euro per ogni cavallo ai proprietari o ai detentori di cavalli sportivi in attività presso circoli ippici e associazioni sportive dilettantistiche; fino a 240 euro per ogni cavallo agli allevatori e proprietari di puledri di 2 e 3 anni in preparazione per le manifestazioni organizzate dal Ministero per le Politiche agricole. La Giunta regionale ha anche deciso di sostenere i cerealicoltori che aderiscono ad accordi di filiera, con un finanziamento di 800mila euro che si aggiunge a risorse già a disposizione dell’Agenzia Argea, alla quale viene affidata la gestione amministrativa degli aiuti in regime de minimis, l’emanazione del bando per il riconoscimento delle filiere, per accedere ai finanziamenti, per la ricezione delle domande, la loro istruttoria e l’erogazione del premio. “Le esperienze condotte in sinergia negli ultimi anni dai soggetti pubblici e privati del comparto cerealicolo in Sardegna, in particolare per il grano duro, hanno consentito di sostenere la filiera indirizzandola verso produzioni di qualità”, sottolinea l’esponente della Giunta Solinas. “Occorre pertanto continuare a rafforzare il percorso di incentivazione della qualità con criteri e meccanismi che incrementino il valore aggiunto della materia prima e dei prodotti tipici trasformati”. Sono stati infine approvati i criteri di rappresentatività delle associazioni di apicoltori che, per essere riconosciute dalla Regione, dovranno essere costituite con atto pubblico, avere uno statuto aperto, sede legale e operativa in Sardegna con un minimo di 40 soci, 10mila alveari denunciati e mille quintali di miele prodotto.