Primo via libera all'accordo tra Consiglio e Parlamento europeo sulla direttiva Iluc. La commissione Ambiente del Pe ha approvato il compromesso raggiunto con la Commissione e con la presidenza lettone sul testo che mira a limitare il ricorso ai biocarburanti ricavati da colture alimentari.
Con 51 voti a favore, 12 contrari e un'astensione, la commissione guidata dall'eurodeputato Ncd Giovanni La Via ha confermato l'accordo raggiunto in sede di trilogo sul testo che dovrebbe limitare gli effetti negativi del cambiamento della destinazione d'uso dei terreni (Iluc) a favore della produzione di biocarburanti. I biocarburanti di prima generazione, cioè prodotti a partire da cereali e da altre colture amidacee, zuccherine e oleaginose, sono infatti accusati di minacciare la sicurezza alimentare, per la sottrazione di terre fertili alla produzione agricola, ma anche di aumentare le emissioni inquinanti, a causa del disboscamento delle foreste, e di incentivare il fenomeno del 'land grabbing', l’accaparramento di terreni soprattutto nel Sud est asiatico, inAfricae inAmericaLatina.
Diverse le aperture concesse dagli eurodeputati al Consiglio, a cominciare dalla soglia massima di contributo dei biocarburanti tradizionali agli obiettivi fissati dalla direttiva sulle fontirinnovabili. Nell'ambito del target del 10% di energia verde nel settore dei trasporti entro il 2020, il ricorso aibiocarburanti di prima generazione non dovrà superare il tetto del 7%, contro il 6% richiesto dal relatore per il Pe Nils Torvalds (Alde) e il 5% proposto dall'Esecutivo comunitario.
La posizione degli Stati membri ha prevalso anche sul fronte dei biocarburanti avanzati, cioè ricavati da materie prime che non generano un'ulteriore domanda di terreni: a fronte del target del 2,5% di copertura della domanda di energia conbiocarburanti di seconda generazione da raggiungereentro il 2020 proposto dall'Europarlamento, il compromesso ha previsto solo un obiettivo indicativo al 2020 dello 0,5%. Ciascun paese Ue dovrà fissare il proprio target per i biocarburanti avanzatientro 18 mesi dall'entrata in vigore della direttiva comunitaria.
"Si è trattato di un dossier molto impegnativo e non siamo riusciti a ottenere quanto volevamo", ha dichiarato Torvalds dopo il voto, spiegando che tra gli stati membri vi sono diverse sensibilità sul tema e alcuni paesi sono nettamente contrari a misure più ambiziose. Il passaggio in plenaria è previsto durante la sessione del 27-30 aprile, a Strasburgo.
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