La commissione Politiche Ue della Camera avvia l'esame della legge europea 2014. Insieme alla legge di delegazione europea 2014, all'esame del Senato, il provvedimento punta a ridurre il numero delle infrazioni a carico del'Italia.
La chiusura di undici procedure di infrazione e di sette casi Eu Pilot (pre-infrazioni), il recepimento di una direttiva che scade nel 2016 e l'attuazione di due decisioni del Parlamento europeo e del Consiglio, sono gli obiettivi della legge europea 2014, varata a inizio marzo dal Consiglio dei Ministri e da questa settimana all'esame della commissione Politiche Ue della Camera, guidata da Michele Bordo (Pd).
Insieme al ddl, che prevede l'adeguamento alle norme comunitarie in settori che spaziano dalla libera circolazione delle persone, delle merci, dei servizi e dei capitali all'ambiente, la commissione ha avviato l'esame della relazione programmatica per il 2015 sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea, che fa il punto sulle priorità del Governo in relazione al processo di integrazione europea.
La relazione affronta le principali sfide sociali ed economiche dell'Italia e dell'Ue in sei capitoli, di cui l'ultimo dedicato alle procedure di infrazione, attualmente a quota 89. Per ridurle e per prevenire nuovi contenziosi, l'Esecutivo si impegna ad accelerare la risoluzione dei procedimenti già aperti e delle pre-infrazioni, ad esempio approvando rapidamente la legge europea 2014, ma anche a velocizzare il recepimento delle direttive in scadenza, attraverso la legge di delegazione europea.
In questa direzione si è mossa la commissione Politiche Ue di Palazzo Madama, che ha appena concluso l'esame del ddl delega 2014, integrando la lista delle direttive da recepire prevista dal Governo con una serie di ulteriori normative comunitarie. Tra le direttive aggiunte con gli emendamenti al testo, che dovrebbe arrivare in Aula al Senato a maggio, anche la nuova normativa sugliOgme quella sulla gestione collettiva deidiritti d'autore.