Antiriciclaggio: via a nuova direttiva, un altro registro per le imprese
(Da www.euractiv.it)
Ancora limiti alle transazioni sopra i mille euro, un ulteriore registro per le società e controlli rafforzati per i soggetti a rischio corruzione. E’ stato appena varato l’accordo sulla quarta direttiva in materia di antiriciclaggio.
Un ulteriore registro per attestare la titolarità effettiva delle società, altri vincoli per tutte le transazioni considerate a rischio, maggiore tracciabilità per i trasferimenti di fondi e controlli rafforzati su tutti i soggetti a rischio corruzione. E’ quello che prevede, a grandi linee, la quarta direttiva antiriciclaggio, sulla quale è stato appena raggiunto un accordo tra Consiglio e Parlamento europeo. Dovrà essere recepita entro due anni da tutti i paesi membri, Italia inclusa. Mentre diventano direttamente applicative le norme che creano ulteriori vincoli sulla tracciabilità.
Nuovo registro
Il tassello più rilevante di queste nuove regole è la nascita di un registro che contenga “i nomi dei proprietari effettivi delle imprese”. I registri in questione dovranno essere presenti in tutti i paesi dell'Ue e accessibili sia alle autorità sia alle persone con un interesse legittimo, come ad esempio i giornalisti investigativi. Si tratta di una novità inserita dall’assemblea di Strasburgo, pensata per aumentare la trasparenza sulle strutture societarie.
Cosa prevede la direttiva
Il testo del provvedimento, in dettaglio, impone che “le informazioni sulla titolarità effettiva siano archiviate in un registro centrale situato all'esterno della società, in piena conformità con il diritto dell'Unione. A tal fine, gli Stati membri possono utilizzare una banca dati centrale che raccolga le informazioni sulla titolarità effettiva, o il registro delle imprese, ovvero un altro registro centrale”. Quindi, almeno in teoria, nel nostro paese la novità potrebbe tradursi in una nuova appendice del registro delle imprese e non in un elenco differente.
Transazioni nel mirino
Ma non si tratta della sola novità che fa pensare a nuovi adempimenti per imprese e cittadini, immaginati per rafforzare la lotta contro i crimini fiscali. Sono, infatti, state approvate nuove norme per facilitare la tracciabilità del denaro. Nel mirino finisce un lungo elenco di transazioni considerate a rischio, in base alle indicazioni di Bruxelles.
Professionisti osservati speciali
Non ci sono solo gli intermediari finanziari classici, ma anche i revisori dei conti, i consulenti tributari, i notai e gli altri liberi professionisti legali, “quando partecipano, in nome e per conto del loro cliente, ad una qualsiasi operazione finanziaria o transazione immobiliare”. Saranno, allora, rafforzati i controlli sui trasferimenti di immobili e di società, sul passaggio di strumenti finanziari, su trust, fondazione e strutture simili. E, anche sui casinò.
Categorie a rischio
Un intervento specifico dovrà essere dedicato alle persone “politicamente esposte”. Nella categoria rientrano i capi di Stato, i membri del governo, i giudici delle Corti supreme, i membri del Parlamento e i loro familiari e, in generale, tutti i soggetti che ricoprono incarichi suscettibili di essere esposti a fenomeni corruttivi.
Vincoli sopra i mille euro
I deputati hanno anche approvato, nell’ambito di questo pacchetto, un regolamento sui trasferimenti di fondi, che mira a incrementare la tracciabilità dei pagatori e dei beneficiari e dei loro beni. In base a questa nuova norma, direttamente applicabile nel nostro paese, tutti i trasferimenti di fondi superiori a mille euro, anche se trasferiti in più operazioni collegate, dovranno contenere i dati identificativi sia del soggetto che effettua il pagamento sia di chi lo riceve.
Links La direttiva sull'antiriciclaggio Il regolamento sui fondi