Commercio: servizi, ripartono negoziati sul TiSA

Al via oggi a Ginevra il 13° giro di negoziati sul TiSA, l'Accordo internazionale sugli scambi dei servizi, volto ad aprire i mercati e a semplificare le norme in settori strategici, come quelli relativi a licenze, servizi finanziari, telecomunicazioni, commercio elettronico e trasporto marittimo.

TiSA: l'accordo sugli scambi di servizi

Il TiSA (Trade in Services Agreement) è un accordo commerciale finalizzato all'apertura dei mercati e al miglioramento delle norme in settori strategici, come quelli della concessione delle licenze, dei servizi finanziari, delle telecomunicazioni, del commercio elettronico, del trasporto marittimo e del trasferimento temporaneo di professionisti all'estero per prestazione di servizi.

L'accordo è attualmente in corso di negoziazione tra 23 membri dell'Organizzazione Mondiale del Commercio: Australia, Canada, Cile, Taipei cinese, Colombia, Costa Rica, Hong Kong, Islanda, Israele, Giappone, Corea, Liechtenstein, Messico, Nuova Zelanda, Norvegia, Pakistan, Panama, Paraguay, Perù, Svizzera, Turchia, Stati Uniti e Unione europea. Insieme, queste regioni rappresentano circa il 70% del commercio mondiale nel settore dei servizi.

Il TiSA è aperto a tutti i membri dell’OMC che siano intenzionati ad aprire gli scambi di servizi. La Cina e l’Uruguay hanno chiesto di unirsi ai negoziati. Una richiesta sostenuta dall’Ue, che auspica la più ampia partecipazione possibile.

Le trattative

Gli incontri negoziali si svolgono a Ginevra, presieduti a turno dall'Unione europea, dall'Australia e dagli Stati Uniti. I colloqui e le decisioni sono su base consensuale. Come tutti gli altri negoziati commerciali, le riunioni sul TiSA non avvengono in pubblico e i documenti sono a disposizione dei soli partecipanti.

I colloqui sul TiSA sono iniziati ufficialmente nel marzo 2013. Sei mesi più tardi, a settembre 2013, i partecipanti si sono accordati su un testo di base. Entro la fine dello stesso anno, la maggior parte dei partecipanti aveva già indicato quali dei propri mercati dei servizi fosse disposta ad aprire e in quale misura.

Il ruolo dell'Ue

L'Unione europea è il principale esportatore mondiale di servizi; un settore che conta decine di milioni di posti di lavoro in tutta Europa. Secondo Bruxelles, l'apertura dei mercati dei servizi significherebbe, quindi, dare impulso a una maggiore crescita e occupazione.

La Commissione europea partecipa ai negoziati sul TiSA per conto dell'Ue sulla base di un mandato conferito dai governi dei 28 paesi membri. Il team di negoziatori di Bruxelles informa regolarmente il Consiglio e il Parlamento Ue sullo stato delle trattative e organizza sul tema incontri con imprese e società civile.

Al via un nuovo giro di negoziati

L'incontro che parte oggi rappresenta il 13° giro di negoziati dall'avvio delle trattative, nel 2013. Sarà l'occasione per valutare i progressi compiuti finora e per definire ulteriori passi da compiere. I rappresentanti dei diversi membri dell'OMC identificheranno quindi le aree di contrattazione in cui sono stati riscontrati i maggiori risultati, quelle che richiedono ulteriore lavoro e quelle che, date le attuali difficoltà, potrebbero richiedere una decisione politica.

I negoziatori valuteranno se le proposte attualmente sul tavolo rispondono alle finalità dell'accordo e metteranno a punto una strategia per intensificare le trattative nella seconda metà del 2015. In tale contesto, l'Ue inviterà tutti i partecipanti che non lo hanno ancora fatto a presentare le proprie proposte entro la fine dell'estate.

I partecipanti al negoziato intendono, inoltre, affrontare specifiche questioni, quali:

• le normative nazionali in materia di licenze e qualifiche professionali,.
• i servizi finanziari,.
• le telecomunicazioni,.
• la circolazione delle persone fisiche in qualità di fornitori di servizi..

Infine, brevi sessioni di confronto sono in programma su trasporto marittimo e stradale, trasparenza e e-commerce.

Photocredit: JaredZammit