Diritti: SOLVIT, soluzione reclami in aumento

Nel 2014, il centro SOLVIT italiano ha trattato 286 casi, il 20% in più rispetto al 2013, risolvendo il 93% dei reclami ricevuti, oltre la media europea (84%). E’ quanto emerge dai dati della Commissione europea sull'attività della rete SOLVIT svolta durante lo scorso anno.

Nata nel 2002, SOLVIT è la rete europea per la risoluzione dei problemi derivanti dall'applicazione scorretta delle norme comunitarie. La rete offre un servizio gratuito a cittadini e imprese dell’Ue in caso di violazioni di diritti o inadempienze da parte di un’amministrazione pubblica nazionale.

SOLVIT è presente in tutti gli Stati Membri, in Islanda, Liechtenstein e Norvegia, con centri nazionali che cooperano per trovare la risoluzione dei reclami presentati. Nel 2014 la rete ha ricevuto complessivamente 2.369 reclami, il 40% in più rispetto al 2013. SOLVIT Italia ha esaminato 286 casi, un numero più alto rispetto al 2013 (205) e al 2012 (182). Inoltre, il centro italiano ha valutato oltre 200 reclami per i quali non è stata riscontrata alcuna violazione della normativa europea e che pertanto sono stati respinti.

Positivo anche il tasso di risoluzione dei casi sottoposti a SOLVIT Italia, pari al 93%, a fronte di una media Ue dell’84%. L’Italia, ha fatto presente la Commissione, deve però migliorare la comunicazione con i reclamanti (solo nel 49% dei casi è stata fornita una risposta iniziale entro 7 giorni) e ridurre i tempi di chiusura dei procedimenti (solo il 67% ha rispettato il termine consigliato di 70 giorni).

Secondo le linee guida di SOLVIT, infatti, ogni centro nazionale deve esaminare la richiesta di reclamo in 7 giorni e decidere se accettarla, comunicando la decisione al richiedente. Nei 30 giorni successivi, il centro deve raccogliere ed analizzare la documentazione ricevuta, e stabilire se respingere la richiesta per mancata violazione della normativa europea oppure aprire un reclamo nei confronti di un altro Stato membro.

Nel 2014 l'Italia ha avviato reclami verso la Romania (36), la Gran Bretagna (21) e la Francia (16), mentre ha ricevuto reclami da Polonia (24), Spagna (22) e Francia (21).

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Photo credit: Dave Dugdale / Foter / CC BY-NC-SA