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Metano, Piras: soluzione indispensabile per la transizione energetica, pronti al dialogo con il governo

04 Luglio 2018

(Da www.regione.sardegna.it)

Cagliari, 4 luglio 2018 – “Il nuovo Governo parla spesso della necessità di valutare le opere pubbliche attraverso una attenta analisi costi benefici. Concordiamo. Purché nei benefici si calcolino con cura gli enormi vantaggi che il nostro progetto porterà alle famiglie e imprese sarde in termini di risparmi sulla spesa e sui costi di produzione. Sul metano non siamo davanti a una disputa ideologica, ma a un problema concreto da risolvere, quello di un costo energetico inarrestabilmente alto. È un dato di fatto che l'Isola continui da decenni a subire un trattamento iniquo sul fronte energetico: è l’unica regione d’Italia a non avere il metano e tale handicap infrastrutturale costa ogni anno almeno 400 milioni di euro a imprese e famiglie. Con il metano la nostra bolletta energetica sarebbe finalmente allineata con quella del resto d'Italia e le nostre imprese più competitive." Così l’assessora dell’Industria, Maria Grazia Piras, replica al ministro delle Infrastrutture Toninelli. “La Regione ha definito un progetto chiaro, con scelte e risorse precise, ed è tutto scritto nel Patto per la Sardegna firmato con il Governo nel luglio di due anni fa. Abbiamo scommesso – afferma l’assessora Piras – su un progetto che il nostro sistema produttivo attende da almeno vent’anni, ampiamente condiviso con le parti economiche e sociali. Abbiamo un Piano energetico che prevede tante azioni per ridurre le emissioni del 50% entro il 2030. La Sardegna, con il 25% di produzione di energia da fonti rinnovabili, è già oltre l’obiettivo europeo. Ma il metano – prosegue l’assessora – è una fonte di transizione indispensabile verso un orizzonte interamente di rinnovabili, come riconosciuto anche dall’Unione Europea, per abbandonare gradualmente il carbone e avere effetti significativi sul fronte ambientale. Tutti gli indicatori ci dicono che non potremo farne a meno per i prossimi trent'anni, perché allo stato attuale non è possibile una strategia energetica basata esclusivamente sulle rinnovabili. Per questa ragioni, – conclude l’assessora Piras – siamo pronti a confrontarci immediatamente con il Governo, portando all’attenzione dei Ministri competenti numeri chiari e risultati attesi ben definiti."