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Ocse: in Italia riforme di ampio respiro

26 Febbraio 2016

(Da www.euractiv.it)

Secondo l'Ocse, l’Italia è tra i paesi che più hanno accelerato il ritmo delle riforme nell’ultimo anno, ma restano prioritari gli interventi su lavoro e tassazione

  Nick-D

Nel suo rapporto 'Going for Growth', l'Ocse indica l'Italia fra i paesi in cui il ritmo delle attività di riforma viaggia più spedito: ritmo che "continua a essere generalmente più alto nei paesi dell’Europa meridionale, in particolare l’Italia e la Spagna, che tra i Paesi nordeuropei, che sono stati meno influenzati dalla crisi economica globale".

"Dopo un lungo periodo di stagnazione che ha reso l’economia vulnerabile alla crisi finanziaria”, nota l'Ocse, “l’Italia sta intraprendendo un programma di riforme ambizioso e di ampio respiro per stimolare la crescita, sfruttando le sinergie esistenti tra le diverse politiche pubbliche".

"In passato, molti progetti validi di riforma non sono stati pienamente attuati, impedendo in tal modo all’economia di beneficiare interamente dei loro effetti. Il governo si sta quindi concentrando sui cambiamenti del quadro politico-istituzionale e del sistema giudiziario per rimuovere i precedenti ostacoli all’attuazione delle riforme".

Ci sono comunque una serie di interventi che l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico indica come prioritari per il paese: quelli a favore dell’occupazione e della tassazione.

Sul fronte lavoro, l'Ocse sollecita l'Italia a "portare avanti il riequilibrio della protezione dal posto di lavoro al reddito del lavoratore, riducendo il dualismo del mercato con assunzioni e licenziamenti più flessibili e procedure legali più prevedibili e meno costose", e ad "accentuare le politiche attive del lavoro, in particolare concentrando le risorse sui disoccupati di lungo periodo".

Nonostante la ripresa dell’economia dopo la pesante crisi, “la disoccupazione resta molto elevata, soprattutto tra i giovani, oltre all’alta percentuale di senza lavoro di lungo termine”. Dati che minano “la crescita di lungo termine e l’inclusività”. Allo stesso tempo, l'Italia dovrebbe “migliorare l’equità e l’efficienza nell’istruzione”, che a sua volta aumenterebbe le possibilità dei giovani di trovare lavoro.

Fra le raccomandazioni formulate dall'Ocse nel suo rapporto sull'Italia, la necessità di migliorare l'efficienza della struttura fiscale, “riducendo le distorsioni e gli incentivi ad evadere, riducendo gli elevati tassi nominali di imposizioni e abolendo diverse spese fiscali”.

Infine, l'Italia deve "ridurre le barriere alla concorrenza assicurando che le riforme siano pienamente implementate a tutti i livelli, migliorando gli incentivi all'efficienza dei tribunali civili e rendendo più fluide le procedure di bancarotta".