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Pacchetti turistici: commissione IMCO approva accordo con Consiglio

19 Ottobre 2015

(Da www.euractiv.it)

Airport - pixabay

Con l'ok della commissione IMCO alla posizione del Consiglio in prima lettura, prosegue il percorso della proposta di direttiva Ue sui pacchetti turistici

Proposta di direttiva 2013/0246

La proposta di direttiva per i pacchetti turistici, pubblicata dalla Commissione europea il 9 luglio 2013, intende aggiornare la normativa in materia tutt'ora vigente (Direttiva 314/90 CEE) alle necessità del mercato attuale. La proposta si applica a:

  • pacchetti preconfezionati: vacanze preconfezionate predisposte da un operatore turistico e formate da almeno due elementi (tra trasporto, hotel, autonoleggio, etc) .
  • pacchetti personalizzati: composti liberamente dal consumatore e acquistati da un'unica impresa online o off line,  .
  • servizi turistici assistiti: combinazioni di servizi turistici venduti da un'agenzia di viaggi tradizionale o da un operatore online che opera da intermediario e vende questi servizi separatamente (ad esempio quando un consumatore paga un biglietto ed è invitato a visitare un altro sito web per noleggiare un'auto a destinazione).

La nuova normativa estenderebbe i 10 diritti fondamentali che, sulla base della normativa del 1990, si applicano attualmente solo ai pacchetti preconfezionati anche alle altre forme di servizi turistici combinati. La proposta di direttiva prevede, inoltre, nuovi benefici per i consumatori e determina nuove responsabilità per le imprese, tra cui:

  • prezzi prevedibili: un limite del 10% per gli aumenti di prezzo legati al costo del carburante, alle tasse e alle oscillazioni dei tassi di cambio,.
  • migliorate azioni di regresso: possibilità di richiedere risarcimenti per danni morali, ad esempio in caso di vacanza rovinata, oltre a una riduzione del prezzo qualora il servizio sia carente,.
  • informazioni chiare che indichino se il servizio offerto è un pacchetto e quali tutele sono in esso comprese,.
  • responsabilità chiara: l'organizzatore è responsabile della corretta esecuzione di tutti i servizi del pacchetto,.
  • maggiori diritti di annullamento: possibilità di annullare gratuitamente in caso di "circostanze eccezionali e inevitabili" e, in altri casi, maggiore flessibilità per l'annullamento del contratto, previo pagamento all'organizzatore di un ragionevole indennizzo,.
  • diritto di rimpatrio: l'obbligo per i professionisti di riportare a casa i viaggiatori e di rimborsare eventuali pagamenti anticipati in caso di fallimento,.
  • punto di contatto unico incaricato di gestire tutti i reclami e le denunce,.
  • migliore assistenza: l'organizzatore è tenuto a fornire assistenza ai viaggiatori in difficoltà fornendo, tra l'altro, informazioni sui servizi sanitari e l'assistenza consolare o aiuto nel predisporre piani di viaggio alternativi.

La normativa proposta introduce, inoltre, il riconoscimento reciproco dei regimi di protezione in caso d'insolvenza, il che significa che un'impresa che rispetta la normativa in materia di insolvenza nel paese in cui ha sede può operare nell'Ue senza doversi assoggettare a disposizioni equivalenti in altri paesi dell'Unione.

Da proposta a direttiva: il processo di approvazione

La proposta della Commissione Ue ha ricevuto il sostegno del Parlamento europeo nel marzo 2014. Nella riunione dello scorso dicembre il Consiglio dei ministri dell'Ue ha convenuto un orientamento generale sulla riforma delle norme europee relativamente ai pacchetti turistici e ha poi raggiunto un accordo provvisorio con il Parlamento europeo lo scorso 5 maggio 2015. Accordo che è stato formalmente approvato dai ministri dell'Ue durante il Consiglio Competitività del 28 maggio. 

Il Consiglio ha poi adottato, a maggioranza qualificata, la sua posizione in prima lettura sulla direttiva, contestualmente a una dichiarazione delle proprie motivazioni. Nella sua forma attuale, hanno spiegato i ministri, "il testo riflette in modo equo ed equilibrato i diversi punti di vista espressi nel corso dei negoziati" tra le istituzioni Ue, e dovrebbe garantire a viaggiatori e imprese di agire all'interno di "un quadro semplice ma efficace", oltre che a prova di cambiamenti futuri.

Ora, la commissione Mercato Interno del Pe ha esaminato la posizione del Consiglio Ue in prima lettura e adottato, con 29 voti a favore e 2 contrari, la raccomandazione per la seconda lettura, proponendo di approvare la posizione del Consiglio senza emendamenti. Tale posizione, hanno fatto sapere gli eurodeputati, rispecchia infatti l'accordo raggiunto nei triloghi informali e corrisponde al testo approvato dalla stessa commissione IMCO il 4 giugno scorso.

Dopo l'approvazione della proposta da parte della plenaria del Pe e la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, gli stati membri avranno due anni per mettere in atto le nuove regole, mentre le imprese disporranno di un ulteriore periodo di 6 mesi per l'adeguamento.