Schede primarie

Premio OpenGov Champion 2019: il governo premia i più bravi

25 Luglio 2019

(Da www.formez.it)

di Cecilia Vedana

Il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno, ha premiato sei esempi di eccellenza nell’ambito dell’OpenGov Champion 2019, un Premio che riconosce e valorizza l’adozione di pratiche ispirate ai princìpi fondanti dell’amministrazione aperta nelle organizzazioni pubbliche italiane. Organizzato e promosso dal Dipartimento della Funzione Pubblica, in collaborazione con l’Open Government Forum, il Premio si  rivolge a tutte le pubbliche amministrazioni che abbiano realizzato pratiche di governo aperto. La cerimonia si è svolta il 9 luglio a Roma, a Palazzo Vidoni, alla fine del primo incontro – incentrato sul varo del 4° Piano di azione nazionale per l’Open Government 2019/2021 - con i rappresentanti della società civile che partecipano al Forum dell’Open Government. 

Ed ecco i vincitori. Per “Trasparenza e open data”, il progetto Yucca-la smart data platform, la piattaforma, realizzata dalla Regione Piemonte e rilasciata in modalità open source, che rende noti oltre due miliardi di dati pubblici e privati stimolando la connessione tra realtà diverse; per “Partecipazione e accountability”, il progetto Dibattito Pubblico Progetto Navigli del Comune di Milano, al quale è stata riconosciuta la capacità di includere i cittadini nel recupero urbano dei Navigli, attivando strumenti di partecipazione sia digitali sia in presenza; per “Cittadinanza e competenze digitali”, il progetto DigiPASS Umbria, un luogo virtuale di “facilitazione digitale” realizzato dalla Regione Umbria per promuovere l’inclusione digitale. Le menzioni speciali sono andate invece a Piattaforma Radar, un’applicazione realizzata dal Dipartimento della Protezione Civile che permette di visualizzare su mappe interattive i monitoraggi spazio-temporali di prodotti meteo; a Welfare in un click dell’INPS, per la semplificazione delle modalità di gestione delle prestazioni di Welfare nell'ambito della Gestione  Dipendenti Pubblici di INPS; ad AllarMeteo del Centro Funzionale Protezione Civile, un sistema di allertamento a servizio di istituzioni e cittadini della regione Abruzzo, per dare informazioni tempestive in situazioni di emergenza.

Si tratta di progetti che promuovono l’eccellenza digitale da più angolazioni: dalla gestione degli open data alla partecipazione civica per interventi di riqualificazione urbana, da piattaforme per l’accesso a prodotti in tempo reale ad azioni di semplificazione per gestione delle prestazioni di Welfare. Tutti o quasi i progetti presuppongono un’alta alfabetizzazione funzionale e una elevata competenza digitale. Tutti tranne DigiPASS Umbria, che si concentra su chi ancora sta percorrendo la faticosa strada dell’alfabetizzazione digitale. Questo progetto merita un’analisi più dettagliata. Spesso, infatti, i progetti dedicati alla digitalizzazione, comunicazione e partecipazione presuppongono uno stato di maturità digitale già medio-alto. Non sempre però è così. Secondo lo Skills Outlook Scoreboard di OCSE 2019 solo il 36% degli individui in Italia è in grado di utilizzare Internet “in maniera complessa e diversificata”, e secondo l’indagine OCSE-PIAAC - Programma internazionale per la valutazione delle competenze degli adulti - in Italia il 28% della popolazione è da ritenersi “analfabeta funzionale. L’Italia, nell' indagine Piaac, è penultima in Europa per livello di competenze e quartultima su scala mondiale rispetto ai 33 paesi analizzati dall'Ocse. Essere analfabeti funzionali può significare non riuscire a compilare una domanda di lavoro o a interagire con strumenti e tecnologie digitali e comunicativi anche basici. Bene, il progetto umbro si caratterizza per la capacità di ascolto e valutazione delle reale situazione e del reale grado di alfabetismo funzionale del nostro Paese. DigiPASS Umbria, richiama alla memoria un film uscito nelle sale pochissimi anni fa, “I’m Daniel Blake” di Ken Loach. In questo caso il regista denuncia lo stato del welfare inglese, incapace di ascolto e di reale supporto alle fasce deboli. DigiPASS Umbria realizza spazi aperti al digitale per ognuno dei 12 ambiti sociali della regione Umbria e finanziati da fondi FESR. Sono luoghi di accesso pubblico e gratuito per sviluppare cultura digitale, creare spazi di confronto e condivisione, favorire laboratori e workshop con l’obiettivo di assicurare a tutti un servizio: dal prenotare una visita medica ad iscrivere i figli a scuola, a consultare referti online, ad effettuare pagamenti online, fino ad utilizzare correttamente i social network. Luoghi dotati di open desk, area polifunzionale e aria relax, dove il “facilitatore digitale” accompagna il cittadino o l’impresa nell’accesso digitale ai servizi. Insomma, si tratta di una azione inclusiva che parte dall’osservazione del reale stato del livello di inclinazione del piano di Norton, citato da Franco Cassano (“Pensiero meridiano” -Laterza), nella sua valutazione sulla misurazione dell’efficacia delle politiche di coesione nel Mezzogiorno. Per misurare l’efficacia di un’azione, ma anche per progettarla, va quindi valutato il punto di partenza reale del contesto in cui questa andrà ad impattare. DigiPASS parte dalla valutazione dello stato del reale e attiva centri sul territorio pensati per accompagnare i cittadini e le imprese nell'utilizzo di servizi digitali. Anzi, si spinge anche oltre: nel caso di Perugia e Terni DigiPASS diventa DigiPASS+HUB, e cioè dei "community hub" con bar, aule, fablab, coworking.

A conclusione dell’incontro, il Ministro della PA Giulia Bongiorno ha detto riferendosi al progetto DigiPASS Umbria “Sono veramente soddisfatta per avere dato un riconoscimento alla Regione Umbria perché secondo me la rivoluzione digitale nella Pubblica Amministrazione è come un trapianto di cuore. Questo progetto che è un progetto inclusivo e permette a tante persone di avvicinarsi alla trasformazione digitale”.