Dieselgate: Pe, ok a raddoppio limiti emissioni
(Da www.euractiv.it)
Non passa la richiesta di porre il veto al progetto della Commissione che aggiorna i limiti di emissione, raddoppiando le soglie massime
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Il Parlamento europeo dà il via libera ai nuovi limiti sulle emissioni dei veicoli. Non limiti più severi, ma al contrario più flessibili.
Passa il progetto di decisione avanzato dalla Commissione europea di aumentare i limiti delle emissioni del monossido d'azoto (NOx) per gli autoveicoli diesel fino al 110%, quando sarà introdotta la procedura dei test sulle emissioni in condizioni reali di guida (RDE), che consiste in prove di guida su strade reali, con schemi di accelerazione e decelerazione casuali.
Contrariamente alle aspettative, il voto di Strasburgo non ferma la proposta dell'Esecutivo Ue. A gennaio la commissione Ambiente del Pe aveva approvato una risoluzione in cui si chiedeva alla plenaria di porre il veto a tale progetto, ma l'Aula l'ha respinta con 323 voti contrari, 317 in favore e 61 astensioni.
“Una trattativa intensa ha avuto luogo con i Governi e la Commissione europea, dopo che la commissione Ambiente ha sostenuto l'obiezione, alla quale poi la Commissione europea ha effettivamente dato seguito”, spiega il presidente della commissione Envi Giovanni La Via (Ncd). “Ora abbiamo impegni chiari presi dalla Commissione europea: una clausola di revisione, con un calendario preciso, al fine di abbattere i valori massimi di emissione ai livelli che sono stati concordati dai co-legislatori e, nel lungo termine, una proposta di riforma del regime di omologazione Ue per le auto, così come richiesto dal Parlamento”.
“Accolgo quindi con favore la decisione responsabile della plenaria, che permetterà di proseguire con la nuova procedura RDE, al fine di abbattere le emissioni di NOx delle automobili che, al momento, sono dal 400 al 500% oltre i limiti ufficiali. Abbiamo evitato incertezze, perché l'industria deve ora soddisfare scadenze rigorose, ma sostenibili. In Europa, avremo una migliore qualità dell'aria per i nostri cittadini senza perdere posti di lavoro”, conclude La Via.
Accolto con soddisfazione anche da parte dei costruttori, il voto in plenaria è stato invece fortemente criticato da parte di ambientalisti e consumatori, che hanno accusato gli eurodeputati di aver ceduto alle lobby dell'auto.
Secondo la copresidente dei Verdi europei Monica Frassoni, la decisione di aumentare i limiti di emissione “non si giustifica nè dal punto di vista economico nè da quello tecnologico”. “Quello di oggi è il primo provvedimento europeo dopo lo scandalo dieselgate. Invece di favorire un’applicazione rapida dei test delle emissioni su strada, la maggioranza degli europarlamentari ha fatto il gioco della parte più retriva dell’industria automobilistica, senza curarsi della salute dei cittadini che dovranno subire livelli di inquinamento sempre più alti e pericolosi”, conclude Frassoni.
"Un vero e proprio colpo di mano sulla tutela dell’ambiente e dei consumatori" dichiara Roberto Tascini, Presidente dell’Associazione nazionale per la difesa e l’orientamento dei consumatori (ADOC): "Con lo scandalo dieselgate ci auguravamo che sarebbero stati introdotti limiti e controlli più stringenti alle emissioni prodotte dalle auto. Invece l’Europarlamento ha semplicemente cambiato le carte in tavola, raddoppiando i limiti delle emissioni attuali. Di fatto, ha sia tacitato ogni velleità di 'riforma ambientale' e di abbattimento dei livelli di inquinamento, sia ignorato le richieste di milioni di consumatori europei".