Privacy: Pe, ok a riforma su protezione dati
(Da www.euractiv.it)
Il Parlamento europeo ha approvato il pacchetto legislativo che riforma la normativa Ue sulla privacy
Il pacchetto legislativo prevede due strumenti normativi: un regolamento generale sulla protezione dei dati, che sostituirà la direttiva del 1995, e una direttiva dedicata al settore della giustizia penale, che rimpiazzerà la decisione quadro del 2008 sulla protezione dei dati personali trattati nell’ambito della cooperazione giudiziaria e di polizia in materia.
Protezione dati
Il regolamento generale per la protezione dei dati intende garantire un livello uniforme di protezione dei dati in tutta l'Ue, sia per le imprese che per i cittadini. Le nuove norme, infatti, includono condizioni per un "consenso chiaro" per il trattamento dei dati privati dell'interessato, il diritto di venire a conoscenza della violazione (hackering) dei propri dati personali e sanzioni amministrative pecuniarie fino al 4% del fatturato totale annuo per le imprese che violano le disposizioni del regolamento.
Il regolamento entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione. Le sue disposizioni saranno direttamente applicabili in tutti gli stati membri due anni dopo tale data.
"Con il regolamento approvato oggi, l'Ue detta nuove e più stringenti regole che non devono essere recepite come un peso da parte delle imprese, perché in realtà è stato finalmente dato ordine per un mercato digitale finora dominato indiscriminatamente dai colossi del web americani, che ora dovranno invece rimboccarsi le maniche per allinearsi”, ha commentato Nicola Bernardi, presidente di Federprivacy.
Giustizia penale
La direttivadedicata al settore della giustizia penaleinteressa i trasferimenti di dati attraverso le frontiere all'interno dell'Ue e definisce, per la prima volta, norme minime per il trattamento dei dati a fini di polizia all'interno di ogni stato membro. La normativa intende facilitare sia la cooperazione fra autorità giuridiche e di polizia che tutelare gli individui, vittime, criminali o testimoni, stabilendo diritti chiari e limitazioni al trasferimento dei dati personali.
Gli stati membri avranno due anni per recepire le disposizioni della direttiva a livello nazionale.
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