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6 tappe per iniziare una carriera professionale all’estero: parte 1

02 Luglio 2019

(Da ec.europa.eu)

    Tappa 1: reperire informazioni sui posti di lavoro all’estero

    Esistono numerosi portali e siti web dedicati al lavoro nonché servizi per l’impiego, per cui è probabile che quelli utilizzati dai vari datori di lavoro europei siano diversi tra loro. Oltre ai singoli siti che puoi visitare, vi sono anche organizzazioni e siti web a livello europeo pronti a darti una mano.

    Servizi pubblici per l’impiego ed EURES.

    Nella tua zona potrebbero esserci un ufficio di collocamento locale o regionale dove puoi ottenere consigli preziosi e il personale EURES in loco per un’assistenza personalizzata diretta.

    La sezione Vita e lavoro del sito web EURES fornisce una serie di informazioni utili sulle realtà e sugli aspetti pratici della vita lavorativa in un altro paese.

    Il portale EURES dispone anche di un utile motore di ricerca «Trova un lavoro», dove puoi definire la ricerca con una serie di criteri quali paese, professione e tipo di contratto. Le offerte di lavoro provengono soprattutto da banche dati nazionali oppure sono proposte direttamente dai datori di lavoro europei. Queste riguardano 31 paesi europei e sono aggiornate in tempo reale per garantirti sempre un accesso alle ultime opportunità.

    Organizzazioni internazionali

    Agenzie private per l’impiego e agenzie di collocamento

    Molti Stati membri dell’UE dispongono sia di agenzie private per l’impiego sia di agenzie di collocamento, che possono offrire un’ampia gamma di informazioni e diversi tipi di assistenza.

    Altre fonti d’informazioni:

    Anche eventi, siti web o motori di ricerca online dedicati possono essere un ottimo modo per dare opportunità ai neolaureati. Il portale EURES contiene un elenco di link utili al riguardo.

    Tappa 2: aspetti pratici e legali della mobilità

    Un trasferimento all’estero comporta sempre aspetti pratici e legali che devono essere presi in considerazione. Ecco alcune delle principali domande che ti potresti porre.

  • Come posso abbinare le mie competenze a un posto di lavoro estero?

    Innanzitutto cerca di essere flessibile riguardo al tipo di posizione che cerchi, in quanto ti si presenteranno maggiori opportunità. Concentrati sulle tue competenze attuali e sul tuo interesse ad apprenderne di nuove. Ricorda che i datori di lavoro sono spesso più interessati alle tue competenze trasversali che alla laurea o al diploma in tuo possesso.

  • Le mie qualifiche accademiche e professionali saranno riconosciute?

    Sapere come ottenere il riconoscimento delle tue qualifiche nel paese in cui vorresti lavorare è un passo veramente importante. Il sito web ENIC-NARIC e il sito web del quadro europeo delle qualifiche (QEQ) offrono entrambi informazioni su come procedere in tal senso.

  • La lingua rappresenta un problema?

    Parlare la lingua del posto costituisce sempre un vantaggio, così come la conoscenza di base dell’inglese. Tuttavia, le competenze linguistiche effettive richieste variano a seconda del posto di lavoro. Qualunque sia la situazione, probabilmente vale la pena investire tempo nell’apprendimento delle lingue al fine di migliorare le tue conoscenze.

  • Posso conservare i diritti al sussidio di disoccupazione del mio paese di origine mentre cerco lavoro in un altro Stato membro dell’UE?

    In genere puoi trasferire il sussidio di disoccupazione per tre mesi, sebbene le norme e le condizioni in materia siano rigorose. Il servizio per l’impiego locale o l’ente previdenziale dovrebbero saperti consigliare, mentre nel portale EURES puoi trovare anche alcune informazioni utili.

  • Di quali documenti ho bisogno per trasferirmi all’estero?

    Una carta d’identità o un passaporto validi sono essenziali per circolare all’interno dell’UE [e nello Spazio economico europeo (SEE)]; ma se desideri spostarti oltre i confini dell’UE ti potrebbero essere richiesti il visto e/o il permesso di lavoro. Il personale della sede locale di EURES e il portale EURES dovrebbero poterti assistere sulla questione.

  • Cosa faccio se sono un cittadino di un paese terzo?

    I servizi online di EURES sono accessibili a chiunque abbia accesso a Internet. Tuttavia, vi sono probabilmente obblighi di legge e iter amministrativi che i cittadini di paesi terzi devono osservare se desiderano lavorare nell’UE/nel SEE. I ministeri degli Affari esteri possono spesso dare informazioni sugli obblighi di legge e sugli adempimenti amministrativi.