Accantonamenti, il Governo fissa scadenze e non le rispetta ignorando sentenza della Corte Costituzionale
Cagliari, 1 febbraio 2019 - Il Governo non rispetta neanche le stesse scadenze che ha imposto attraverso la sua Finanziaria e continua a ignorare completamente la sentenza della Corte Costituzionale sulla questione accantonamenti. Ieri, 31 gennaio, è scaduto il termine indicato dallo stesso Governo (nel comma 875 dell’articolo 1 della Finanziaria nazionale) come data ultima entro la quale trovare un’intesa sulla finanza pubblica con le Regioni a Statuto speciale. Allo stesso tempo, Palazzo Chigi continua a non applicare la sentenza con cui i giudici hanno intimato la restituzione alla Sardegna delle quote non dovute (285 milioni) e ribadito la necessità di un accordo sugli accantonamenti equo e soprattutto condiviso. Nessun incontro convocato, e nessuna risposta istituzionale alla lettera inviata dalla Regione il 15 gennaio per chiedere di ottemperare immediatamente alle disposizioni della Corte. Scaduti dunque i termini indicati dallo stesso Governo, oggi il Presidente della Regione ha inviato un’altra lettera al premier Giuseppe Conte e ai ministri dell’Economia e delle Finanze, degli Affari regionali e le autonomie, al sottosegretario di Stato e al vice ministro dell’Economia e delle Finanze in cui si rende noto che nei prossimi giorni la Regione darà avvio a tutte le opportune azioni giudiziarie per il soddisfacimento dei propri diritti e la tutela delle proprie attribuzioni.