Citta': Cretu presenta agenda urbana Ue
(Da www.euractiv.it)
Bruxelles metterà a disposizione 80 miliardi di euro per realizzare l’agenda urbana europea. Lo ha annunciato, durante il Cities forum 2015, la commissaria europea per le Politiche regionali Corina Cretu.
In discussione dal 2007, l’agenda urbana, ha detto la commissiaria Cretu, a giugno 2015 inizia il suo cammino verso la realizzazione di un progetto che intende migliorare la vita degli europei. Il messaggio principale che emerge dalla consultazione pubblica lanciata a luglio 2014 è che "l'Europa può aiutare le città ad affrontare sfide comuni, e a sua volta, le città possono contribuire a realizzare le priorità dell’Unione”, ha detto la commissaria.
I principi dell’agenda urbana
L'agenda punta ad ottimizzare gli investimenti, così che le diverse città dell’Unione possano svilupparsi in modo equo e intraprendere il cammino verso l’unione energetica. L'agenda sarà:
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smart. Poco carbone, pochi sprechi e traffico scorrevole. Le città dovranno ottimizzare l’uso dei mezzi di trasporto e l’energia. Sarà importante anche attuare delle politiche che introducano lo spostamento urbano sostenibile, l’accessibilità ai mezzi di trasporto e l’energia rinnovabile.
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green. Sviluppo sostenibile e attenzione al clima. Lo sviluppo urbano ha bisogno di spazi verdi, di infrastrutture che mettano al centro il rispetto dell’ambiente. Trovare delle soluzioni per far fronte ai cambiamenti climatici come l’eccessivo caldo, la siccità, le inondazioni e l’inquinamento.
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inclusiva. Sviluppo di città inter-generazionali. Città aperte e inclusive dove tutti gli abitanti hanno la possibilità di prendere parte alla vita sociale e politica indipendentemente dalla loro età, sesso, origine etnica o cultura. Migliorare la qualità della vita nelle periferie e l’accesso ai servizi, creare un’economia locale capace di generare sviluppo e lavoro.
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La consultazione
Da luglio a settembre 2014 l’allora commissario europeo per le Politiche regionali Johannes Hahn aveva chiesto ai cittadini e agli enti locali di portare il proprio contributo nel disegnare una nuova agenda urbana. Hanno partecipato 29 paesi europei, Usa e Canada. Nello specifico:
- 38% autorità pubbliche.
- 19% privati.
- 15% Canada, Usa, Albania.
- 11% organizzazioni internazionali.
- 9% organizzazioni sociali.
- 4% università.
- 4% aziende private.
Le città del futuro
L’agenda europea prevede investimenti anche per le piccole e medie città, perché possano migliorare i collegamenti e la qualità dei servizi da offrire ai cittadini. Il problema non sarà il denaro ma la gestione dei fondi europei per realizzare nel concreto le smart cities descritte nell’agenda urbana, ha detto Kerstin Westphal, membro del Parlamento europeo. "È importante partire dai piccoli centri per aiutarli a svilupparsi e a collegarsi con le grandi città", ha detto Westphal. L’agenda urbana genererà lavoro e occupazione, ma sarà importante mettere al centro la competenza e la professionalità, ha continuato l’europarlamentare. Bisognerà “migliorare le città mantenendo le loro caratteristiche" e "sarà importante la comunicazione e il dialogo tra le città europee".
A presentare il nuovo programma per le città europee è stato Walter Deffaa, direttore generale della DG Politica regionale e urbana, che ha spiegato come le città creino ricchezza. “Mettere al centro la competenza, la collaborazione e le energie rinnovabili per offrire una vita migliore alle città”, ha detto Deffaa. Investendo nelle città aumenterà il lavoro, ci saranno più costi ma allo stesso tempo i servizi saranno migliori: “Le città attirano persone e capitali”.
Photo credit: EPP Group in the European Parliament (Official) / Foter / CC BY-NC-ND