Schede primarie

Clima: COP21, commissione Ambiente Pe adotta mandato negoziale

24 Settembre 2015

(Da www.euractiv.it)

 cieau / photo on flickr

55 voti a favore, 5 contrari, 8 astenuti. Passa con questi numeri in commissione Ambiente del Parlamento europeo il testo relativo agli obiettivi che, secondo gli eurodeputati, devono essere raggiunti alla Conferenza internazionale sul clima di Parigi (COP21).

Ridurre del 40% le emissioni di gas a effetto serra, centrare i target del 40% di efficienza energetica e del 30% di energie rinnovabili entro il 2030. Obiettivi che coincidono con quelli indicati dai ministri dell'Ambiente degli stati membri la scorsa settimana.

Il testo - che rappresenta il mandato negoziale del Pe in vista della COP21, e che andrà al voto in plenaria il 14 ottobre - chiede un accordo giuridicamente vincolante, per evitare che il riscaldamento climatico superi i 2 gradi, ma senza contraccolpi negativi sul piano economico. Gli eurodeputati della commissione Ambiente chiedono inoltre nuove fonti di finanziamento per l'azione per il clima e a sostegno della riduzione dei gas serra.

“Il Parlamento sarà presente a Parigi. Dal momento in cui abbiamo chiara la nostra posizione, una posizione ambiziosa rispetto a quella di altri paesi come la Cina, il nostro obiettivo sarà quello di convincere. Saremo una delegazione ufficiale in contatto con i paesi terzi del COP21. Si tratta di un summit internazionale, non solo per il dialogo, ma per prendere delle decisioni”, dichiara il relatore Gilles Pargneaux (S&D).

Quanto alle risorse finanziarie, l'eurodeputato francese chiarisce quanto riportato nella relazione: “Abbiamo bisogno di un pacchetto finanziario accettabile attraverso delle proposte che permettono di avere una tabella di marcia per alimentare il Fondo verde per il clima di 100 miliardi di dollari all'anno. Questo ci permetterà di aiutare i paesi in via di sviluppo, che non hanno i mezzi per combattere il cambiamento climatico. Il rapporto propone anche un certo numero di ricette innovative legate ad esempio alle nuove energie per alimentare il fondo. Il pacchetto finanziario sarà uno dei temi principali dell'accordo di Parigi. Se non riusciamo a trovare un accordo sul Fondo verde e sul modo di finanziarlo, credo che, purtroppo, mancheremo un'occasione importate o arriveremo solamente a un mezzo fallimento”.

Gentiloni: cambiamento climatico priorità

Nel poker di grandi priorità politiche globali, “insieme con migrazioni, sicurezza e sviluppo”, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni indica anche il cambiamento climatico. In vista della conferenza di fine anno a Parigi, il titolare della Farnesina interviene in audizione presso le commissioni riunite Esteri, Ambiente, Attività produttive e Agricoltura della Camera.

“Come Italia, dobbiamo avere la consapevolezza che l'Europa su questo terreno ha un ruolo positivo di leadership generalmente riconosciuto”. “La sfida del cambiamento climatico”, prosegue il ministro, “oltre a essere centrale sul piano politico, porta con sè altre sfide alternative, l'efficienza energetica, la sfida delle rinnovabili, trasporti più puliti, lo sviluppo della green economy, gli incentivi nel campo della ricerca e dell'innovazione, la ristrutturazione edilizia”, ha ricordato Gentiloni.

Alla COP21, conclude Gentiloni, “bisogna trovare un accordo per un protocollo che sostituisca quello di Kyoto e che sia ambizioso e durevole nel tempo, dinamico e trasparente per la verificabilità degli impegni presi”.

Photo credit: cieau / Foter / CC BY-ND