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Commercio: Ue-Cina, verso accordo per ridurre spese doganali

30 Giugno 2015

(Da www.euractiv.it)

EU-China Summit - © European Union

Ue e Cina lavorano ad un accordo per il mutuo riconoscimento degli operatori autorizzati, che promette di ridurre costi e procedure burocratiche per lo sdoganamento dei prodotti dei trader europei e cinesi dichiarati affidabili. Ieri, nel corso del summit bilaterale Ue-Cina, Bruxelles e Pechino si sono impegnati a far entrare in vigore l'accordo entro novembre 2015.

Si è svolto lunedì, a Bruxelles, il 17º vertice bilaterale tra Unione europea e Cina. All'ordine del giorno il commercio, le migrazioni, la difesa, il clima, la sicurezza e i diritti umani, oltre al rafforzamento dell’agenda strategica 2020 per la cooperazione Ue-Cina, adottata in occasione dell'ultimo vertice nel 2013.

Verso un accordo di mutuo riconoscimento degli operatori autorizzati

L'Ue e la Cina si sono impegnate ad agevolare il commercio bilaterale attraverso un nuovo accordo doganale. In una dichiarazione congiunta, le due potenze hanno assicurato l'intenzione di prendere tutte le misure tecniche necessarie ad aprire la strada a un Accordo di mutuo riconoscimento degli operatori autorizzati, la cui entrata in vigore è prevista per novembre 2015.

L'accordo consentirà agli operatori commerciali di Ue e Cina ritenuti affidabili di usufruire di costi più bassi e procedure semplificate per lo sdoganamento dei propri prodotti, oltre che di avere più garanzie sul successo delle proprie attività commerciali. Indirettamente, il reciproco riconoscimento consentirà poi alle autorità doganali di concentrare le proprie risorse sulle aree di rischio reale, con conseguenti benefici a livello di sicurezza.

L'Ue, che ha già siglato accordi di questo tipo con Giappone (nel 2011) e Stati Uniti (nel 2012), sarà la prima potenza commerciale a stipulare un accordo di mutuo riconoscimento con la Cina.

Gli scambi commerciali tra Cina e Unione europea, ha spiegato il vicepresidente della Commissione europea responsabile per Lavoro, Crescita, Investimenti e Competitività Jyrki Katainen, vale oltre un miliardo di euro al giorno. Si tratta di un mercato che ha raggiunto nel 2014 quota 467,2 miliardi di euro.

La Cina, ha inoltre ricordato Katainen, si è detta interessata a partecipare al Piano Juncker, volto a rilanciare la crescita economica e a produrre investimenti per 315 miliardi di euro nell'Ue. Al riguardo, il vicepresidente della Commissione discuterà più approfonditamente con i vertici cinesi il prossimo 28 settembre, nel corso della sua visita a Pechino per il dialogo economico ad alto livello.

Un nuovo impegno per la protezione della proprietà intellettuale

Sempre sul fronte del commercio, i leader di Ue e Cina hanno ribadito il proprio impegno a rafforzare la cooperazione sulla protezione e l'applicazione dei diritti di proprietà intellettuale. Nell'ambito del Meccanismo di dialogo sulla proprietà intellettuale, siglato dalle due potenze ad agosto 2004, la commissaria Ue per il Commercio Cecilia Malmstroem e il ministro del Commercio cinese Gao Hucheng hanno firmato un protocollo d'intesa volto a promuovere l'IP (intellectual property) come una delle condizioni fondamentali per garantire la creatività, l'innovazione, gli investimenti e l'approfondimento della comprensione reciproca.

Nello specifico, il protocollo prevede l'impegno di Bruxelles e Pechino per lo sviluppo di iniziative comuni volte a migliorare il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e a combattere la contraffazione e la pirateria online.