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Commercio: Ue, torna a crescere vendita al dettaglio

04 Settembre 2015

(Da www.euractiv.it)

Retail trade - Author Vladimir Kirakosyan

Inversione di tendenza positiva per il commercio al dettaglio. Tra giugno e luglio 2015 il volume delle vendite è aumentato dello 0,4% nella zona euro e dello 0,3% nell'Ue a 28. E' quanto emerge dagli ultimi dati diffusi da Eurostat.

Torna il segno + per il commercio al dettaglio

Secondo le ultime rilevazioni dell'Ufficio statistico europeo, che tengono conto delle variazioni stagionali, nel mese di luglio 2015 il volume del commercio al dettaglio ha registrato, rispetto al mese precedente, un +0,4% nella zona della moneta unica e un +0,3% nell'Unione europea. I dati mostrano un cambio di tendenza rispetto al mese di giugno, quando il volume delle attività commerciali al dettaglio registrava, rispetto a maggio, un calo dello 0,2% nell'Eurozona e dello 0,1% nell'Ue a 28.

Dal confronto mensile per settore di vendita e per stato membro, risulta che l'aumento dello 0,4% del commercio al dettaglio nella zona euro è dovuto agli aumenti dello 0,8% per carburante per autotrazione, dello 0,2% per prodotti alimentari, bevande e tabacco e dello 0,1% per i prodotti non alimentari. Nell'Ue a 28, invece, il dato del +0,3% è da attribuirsi agli aumenti dello 0,6% per il carburante per autotrazione, dello 0,2% per i prodotti non alimentari e dello 0,1% per prodotti alimentari, bevande e tabacco.

Tra gli stati membri per i quali sono disponibili i dati, i maggiori incrementi nel commercio al dettaglio totale sono stati registrati in Estonia (+ 2,5%), Germania (+ 1,4%), Malta, Portogallo e Romania (tutti con un dato del + 1,1%). All'altro estremo della classifica, i cali più consistenti hanno riguardato Lussemburgo (-1,2%), Polonia (-1,1%) e Austria (-0,9%).

Il dato dell'Italia per luglio 2015 non risulta disponibile. Ricordiamo in ogni caso che sia a maggio che a giugno il volume del commercio al dettaglio nello stivale non registrava né aumenti né cali, ma risultava stazionario.

L'Ue nel mondo

Sempre Eurostat ha pubblicato nelle scorse ore l'ultima edizione della pubblicazione "L'Ue nel mondo", che fornisce un ritratto dell'Unione, considerata come una singola entità, in relazione alle altre principali economie del mondo (15 paesi extra-Ue del G20).

Il documento analizza aspetti quali: popolazione, salute, istruzione, mercato del lavoro, economia, commercio, industria e servizi, ricerca e comunicazione, trasporti, agricoltura, ambiente e energia.

Sul piano economico, dallo studio emerge che nel 2013 l'Ue ha generato il 23,7% del Pil mondiale. Il dato è di poco superiore a quello degli Stati Uniti (22,2%), e molto più alto di Cina (12,1%) e Giappone (6,5%), che pure hanno avuto un peso significativo sul Pil mondiale.

Sotto il profilo del commercio, risulta che gli Stati Uniti e la Cina sono stati, nel 2014, i due principali partner commerciali dell'Ue, rappresentando rispettivamente il 15,3% e il 13,8% del totale degli scambi extra Ue di prodotti e il 28,5% e il 4,1% del totale degli scambi extra Ue di servizi.

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