Consumatori - Consiglio Ue adotta direttiva distribuzione assicurativa
(Da www.euractiv.it)
La direttiva introduce norme volte a promuovere una maggiore protezione dei consumatori in fatto di prodotti assicurativi
- Consumatori: Coreper, ok accordo su direttiva Ue distribuzione assicurativa.
- Consumatori: ok nuova direttiva Ue su vendita assicurazioni.
La Direttiva
La Direttiva sulla distribuzione assicurativa (Insurance Distribution Directive-IDD), adottata dalla Commissione europea il 3 luglio 2012, rivede e modifica la Direttiva 2002/92/CE sulla intermediazione assicurativa (IMD1), volta a migliorare il funzionamento del mercato interno delle assicurazioni attraverso maggiore accessibilità e sicurezza dei mercati dei servizi al dettaglio.
Obiettivo generale del testo è frenare la frammentazione del mercato europeo degli intermediari e dei prodotti assicurativi, stabilendo condizioni che favoriscano una concorrenza equa e il rispetto dei diritti dei consumatori.
In particolare, la nuova direttiva ha lo scopo di:
- estendere il campo di applicazione della precedente a tutti i canali di distribuzione, includendo disposizioni specifiche per coloro che vendono prodotti assicurativi in via accessoria;.
- individuare, gestire e mitigare i conflitti di interesse,.
- rafforzare le sanzioni amministrative e le misure da applicare in caso di violazione delle disposizioni fondamentali,.
- migliorare l'adeguatezza e l'obiettività della consulenza assicurativa,.
- garantire che le qualifiche professionali dei venditori siano proporzionate alla complessità dei prodotti che vendono,.
- chiarire la procedura per l'ingresso sul mercato transfrontaliero.
Iter di approvazione
Lo scorso 22 luglio il Comitato dei Rappresentanti Permanenti (Coreper) ha approvato l'accordo raggiunto dal Consiglio con il Parlamento europeo nella riunione del trilogo del 30 giugno 2015.
Dopo l'approvazione del testo concordato da parte del Pe, lo scorso 24 novembre, ieri il Consiglio dell'Unione europea ha adottato la direttiva senza discussione.
Gli Stati membri avranno due anni per recepire la direttiva nelle legislazioni e nei regolamenti nazionali.
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