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Consumatori: direttiva Ue ADR in Gazzetta ufficiale

24 Agosto 2015

(Da www.euractiv.it)

Alternative Dispute Resolution

Arriva in Gazzetta ufficiale il decreto attuativo della direttiva 2013/11/UE sulla risoluzione alternativa delle controversie dei consumatori, che entrerà definitivamente invigore il 3 settembre 2015.

Recepimento direttiva 2013/11/UE

E' stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 19 agosto il decreto legislativo n. 130 del 6 agosto 2015 di attuazione della direttiva 2013/11/UE in materia di risoluzione alternativa delle controversie dei consumatori, che modifica i precedenti regolamenti (CE) n. 2006/2004 e direttiva 2009/22/CE. La pubblicazione in GURI fissa l'entrata in vigore del provvedimento per il prossimo 3 settembre.

Con qualche settimana di ritardo rispetto alla scadenza del 9 luglio 2015 stabilita da Bruxelles per il recepimento della nuova normativa, il 31 luglio scorso il decreto attuativo della direttiva aveva ricevuto l'ok definitivo in Consiglio dei ministri.

Il via libera di Palazzo Chigi è arrivato dopo il parere favorevole al testo da parte delle Commissioni competenti di Camera e Senato.La direttiva 2013/11/UE, ha spiegato il CdM in fase di approvazione del decreto, nasce dalla necessità di offrire "una soluzione semplice ed extragiudiziale alle controversie tra consumatori ed imprese".

Concretamente, al fine di recepire la direttiva nell'ordinamento italiano, il decreto attuativo prevede integrazioni e modifiche al Codice del consumo (decreto legislativo n.206/2005), così da mantenere "una disciplina unitaria della materia, salvaguardando il più possibile l’impostazione del Codice" stesso.

Direttiva 2013/11/UE

La Direttiva 2013/11/UE sulla risoluzione alternativa delle controversie dei consumatori del 18 giugno 2013 stabilisce l'utilizzo di organismi di risoluzione alternativa delle controversie (Alternative Dispute Resolution, ADR) per tutti i tipi di dispute riguardanti obbligazioni contrattuali derivanti da contratti di vendita o servizi sorte tra consumatori e professionisti stabiliti nell'Ue, sia in ambito nazionale che transfrontaliero, sia offline che online.

La normativa prevede che tutti gli organismi ADR nazionali debbano soddisfare criteri qualitativi tali da assicurare un "operato efficace, equo, indipendente e trasparente", al fine di perseguire il miglioramento della fiducia dei consumatori, da un lato, e della reputazione delle imprese, dall'altro. Gli stati membri hanno avuto a disposizione 24 mesi dal momento dell'approvazione, cioè fino al 9 luglio 2015, per recepire il provvedimento nella legislazione nazionale.

Regolamento UE 524/2013

Sempre il 18 giugno 2013, contestualmente alla Direttiva 2013/11/UE è stato approvato il Regolamento UE 524/2013 in materia di risoluzione delle controversie online (Online Dispute Resolution, ODR). Il documento riguarda la soluzione extra-giudiziale delle dispute riguardanti la vendita di beni o di servizi avvenuta esclusivamente online, nei cui casi prevede l'intervento di un organismo ADR inserito in un elenco di soggetti abilitati e la gestione della procedura attraverso un'apposita piattaforma elettronica europea.

Lo strumento, che dovrà essere operativo a far data dal 9 gennaio 2016, consentirà a consumatori e operatori commerciali stabiliti dell'Unione di presentare online la richiesta di avvio della procedura all’organismo ADR selezionato e collegherà tutti gli organismi nazionali dei 28 stati membri. La piattaforma sarà realizzata attraverso un sito web interattivo, gratuito e disponibile in tutte le 24 lingue dell'Ue. Al fine di definire le modalità e le specifiche tecniche per il funzionamento della piattaforma ODR, la Commissione Ue ha recentemente pubblicato il Regolamento di esecuzione (UE) 2015/1051.

Link Consumatori: regolamento Ue per funzionamento piattaforma ODR Consumatori: verso adeguamento a direttiva risoluzione alternativa dispute

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