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Contraffazione: Italia prima in Ue per danni abbigliamento e accessori

22 Luglio 2015

(Da www.euractiv.it)

Sunglasses - author Garry Knight

L'Italia è in cima alla lista dei paesi Ue più colpiti dalla contraffazione su prodotti di abbagliamento, calzature e accerssori. E' quanto emerge da uno studio dell'Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale, che stima a oltre 4,5 miliardi di euro le perdite annue in fatturato per l'economia italiana.

Il Contesto

L’Ufficio per l’Armonizzazione nel Mercato Interno (UAMI), operando tramite l'Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale - creato per migliorare la comprensione del ruolo della proprietà intellettuale e delle conseguenze negative delle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale – ha realizzato, in collaborazione con l’Ufficio europeo dei brevetti, uno studio da cui emerge che circa il 39% dell’attività economica totale dell’Ue è generato da industrie ad alta intensità di diritti di proprietà intellettuale (DPI) e che circa il 26% circa dell’occupazione complessiva nell’Ue proviene direttamente da questi settori.

Un'altra indagine a livello Ue ha invece valutato le percezioni e i comportamenti dei cittadini europei sulla proprietà intellettuale, sulla contraffazione e sulla pirateria. Dallo studio emerge che, sebbene in linea di principio riconoscano il valore della proprietà intellettuale, i cittadini Ue tendono a giustificare le violazioni come conseguenza dovuta a circostanze individuali.

Nell'ambito di questo più ampio lavoro, l’Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale si è impegnato a completare il quadro, valutando l’impatto economico della contraffazione e della pirateria su vari settori economici.

Lo studio: il peso della contraffazione su 

abbigliamento, calzature e accessori

Lo studio pubblicato nelle scorse ore valuta gli effetti della violazione dei diritti di proprietà intellettuale nei settori dell'abbigliamento, delle calzature e degli accessori (quali cravatte, sciarpe, cinture, ombrelli).

Dall'indagine risulta che ogni anno l'industria legittima di tali comparti perde circa 26,3 miliardi di euro e quasi 363mila posti di lavoro a causa di contraffazione di vestiti, scarpe e accessori. La vendita di falsi di questi prodotti – rivela ancora lo studio - è pari a circa il 9,7% delle vendite totali dei tre settori in tutta l'Ue a 28.

Lo studio valuta anche l'effetto indiretto del commercio contraffatto sull'economia dell'Unione europea. Se si prendono in considerazione gli effetti a catena sui fornitori, le perdite in termini di fatturato delle aziende legittime in l'Ue toccano addirittura quota 43,3 miliardi di euro, con circa 518mila posti di lavoro persi.

Dal momento che i produttori e i venditori di falsi non pagano tasse, oneri sociali o IVA, a queste cifre si aggiungono circa 8,1 miliardi di euro di entrate che non arrivano nelle casse dei governi Ue.

"Con questo rapporto - ha commentato il presidente dell'UAMI António Campinos, possiamo dare una cifra all'impatto economico della contraffazione e alle sue conseguenze in termini di mancati introiti e posti di lavoro a livello europeo nel settore dell'abbigliamento, delle calzature e degli accessori. Questi risultati aiuteranno non solo i responsabili politici a fare loro lavoro, ma anche i consumatori a fare scelte più consapevoli”.

Il caso italiano

Con introiti mancati per oltre 4,5 miliardi di euro, pari all'8.5% del fatturato annuo del settore, e quasi 50mila posti di lavoro persi, l'Italia è in cima ai paesi Ue che più risentono della contraffazione dei prodotti di abbigliamento, calzature e accessori. A seguire nella classifica delle economie maggiormente colpite: Spagna (perdite per4,1 miliardi di euro), Regno Unito (3,6 miliardi di euro), Germania(3,53 miliardi di euro), Francia(3,52 miliardi di euro), Grecia(953 milioni di euro), Portogallo(452 milioni di euro), Romania (143 milioni di euro) e Bulgaria (56 milioni di euro).

Se si tengono in considerazione anche gli effetti indiretti della produzione e della distrubuzione di prodotti di abbigliamento, calzature e accessori falsi, il peso complessivo dei tarocchi sull'economia italiana si eleva a quasi 9 miliardi di euro in mancate vendite e a quasi 81mila posti di lavoro persi.

Photo author Garry Knight