Schede primarie

Contro ogni discriminazione, il ruolo della rete dei CUG nella pa

17 Maggio 2019

(Da www.formez.it)

di Fabio Ranucci

Dal Dipartimento della Funzione pubblica arriva una nuova direttiva che traccia un solco tra il vecchio modo di affrontare il discorso delle pari opportunità e il futuro. A confermarlo è stato Marco De Giorgi, direttore generale dell’Ufficio per la valutazione delle performance del DFP, nel corso del convegno dal titolo “Ripartire dalle persone per creare valore pubblico: le pari opportunità nella pubblica amministrazione”, organizzato dai Comitati unici di garanzia nell’ambito di Forum PA.

Così, a distanza di 12 anni dalla direttiva Nicolais-Pollastrini del 2007, a Palazzo Vidoni si fa strada un orientamento diverso, che rivede anche il ruolo strategico delle donne nella PA grazie soprattutto all’impegno dei Cug, che hanno ereditato negli uffici pubblici le funzioni previste dai comitati pari opportunità a tutela delle lavoratrici.

Certo, hanno sottolineato i relatori dell’incontro, da allora c’è stata una copiosa legislazione in materia, sia a livello nazionale che comunitario, soprattutto per via della necessità di rivedere l’intero quadro normativo.

Ma adesso è il momento di accelerare verso una riorganizzazione all’insegna della semplificazione grazie a questa direttiva che verrà adottata a breve tenendo ben presente anche la volontà delle amministrazioni locali di ridurre oneri e adempimenti inutili e sproporzionati rispetto alle reali esigenze. Una norma che ha come elementi fondanti la dimensione delle performance, il rafforzamento del ruolo dei Comitati unici di garanzia, la valorizzazione delle funzioni propositive, consultive e di verifica mediante l’istituzionalizzazione della piattaforma tecnologica della loro rete nazionale.

Fine ultimo del provvedimento, mirato anzitutto a sensibilizzare le persone sull’importanza di argomenti quali la prevenzione e il contrasto della violenza di genere, la formazione, la tutela della sicurezza e della salute per il miglioramento del benessere organizzativo, è favorire il confronto e la condivisione delle buone pratiche, auspicando che la rete diventi una sorta di laboratorio comune a tutte le amministrazioni.

E ciò principalmente perché, come ha sottolineato Oriana Calabresi, magistrato e presidente del Cug della Corte dei conti, il benessere dell’organizzazione porta efficacia, efficienza e maggiore trasparenza. Si tratta, in sostanza, di un importante investimento e non di un semplice adempimento. Uno strumento nuovo dalle grandissime potenzialità. In questo modo, ha spiegato l’avvocato Antonella Ninci, presidente del Comitato unico di garanzia dell’Inail, si creerà tra l’altro un forte senso di appartenenza da parte dei dipendenti pubblici.