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Digital single market: commercio on line, Commissione studia contratti digitali unici

03 Giugno 2015

(Da www.euractiv.it)

Online Shopping 2 / Online Banking

Armonizzare i diritti e le tutele dei consumatori. E risolvere problemi di costi, tempi, tassazione. Sono gli obiettivi dell’intervento sul commercio elettronico allo studio della Commissione europea.

Un contratto digitale unificato. E’ questo lo strumento di attuazione del Digital single market che la Commissione europea sta mettendo a punto nel settore del commercio on line. L’obiettivo della Dg Giustizia, che sta lavorando alla questione, è duplice: armonizzare gli acquisti di contenuti virtuali fuori dai propri confini e creare un sistema di tutele efficace e unificato in caso di acquisti di prodotti. Il modello da seguire è quello della tutela dei consumatori già sperimentato nel trasporto aereo. Anche perché sono molte le imprese pronte a sfruttare le opportunità del nuovo mercato unico.

Il lavoro della Dg Giustizia

La proposta è allo studio della Direzione generale Giustizia della Commissione europea e, nello specifico, del suo direttore addetto ai consumatori, Despina Spanou. Il lavoro parte da alcuni numeri rilevati dall’Esecutivo comunitario. In Europa esiste una forte carenza di fiducia negli acquisti on line: il 61% dei cittadini preferisce effettuarli nel proprio paese che in altri Stati membri dell’Ue.

I numeri della Commissione

I numeri di Bruxelles, poi, testimoniano che un vero mercato unico in questo settore non esiste. Il 10% dei consumatori denuncia che venditori stranieri hanno rifiutato di effettuare consegne nel loro paese; l’8%, provando ad acquistare all’estero, è stato reindirizzato a un sito internet del suo paese di appartenenza; il 5% racconta che i venditori non hanno accettato pagamenti effettuati da una banca di un paese diverso dal loro. Nel 74% dei casi, poi, vengono denunciate differenze di trattamento a seconda del paese da cui si acquista.

I dubbi delle imprese

Anche dal lato delle imprese il commercio on line all’interno dell’Unione europea viene visto con molte perplessità. Secondo la Commissione, il 51% denuncia costi di spedizione troppo alti, il 41% è preoccupato dalla risoluzione di eventuali controversie, che sarebbe troppo costosa, il 38% preferisce non avere il problema di gestire la tassazione di altri Stati, il 32% rileva differenze rilevanti nelle infrastrutture telematiche e nella velocità di connessione a internet. Anche se il 57% sarebbe pronto a lavorare nell’e-commerce in tutta l’Ue se ci fosse una regolamentazione chiara.

I contratti digitali unificati

Su queste basi, allora, la direzione Giustizia sta lavorando alla creazione di un sistema di contratti digitali unificato in tutta Europa. Sarà questo lo strumento principale per attuare la strategia del Digital single market, appena lanciata dalla Commissione, nel campo degli acquisti via internet. Entro il 2016, infatti, gli obiettivi generali andranno perseguiti con delle regolamentazioni di settore.

Più tutele per i consumatori

All’interno di questo strumento saranno affrontate, principalmente, due questioni. Sarà, anzitutto, creata una regolamentazione armonizzata per gli acquisti on line di contenuti digitali. Basti pensare alla questione della tassazione Iva sugli e-book e ai problemi di armonizzazione che solo questo tema può creare. Ma non solo. Sarà affrontato il tema degli acquisti di beni via internet. E, in questo caso, Bruxelles lavorerà sul modello seguito per il trasporto aereo, concentrandosi sulle tutele dei consumatori e sui diritti minimi da assicurare in fase di compravendita.

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Lo studio della Commissione