Droni: plenaria, servono regole Ue
(Da www.euractiv.it)
L’Ue ha bisogno di regole comuni sui sistemi aerei a pilotaggio remoto (RPAS), noti come droni, nel settore dell'aviazione civile. Lo hanno sottolineato gli europarlamentari approvando in seduta plenaria la risoluzione sull’uso sicuro dei droni, presentata dall’eurodeputata inglese Jacqueline Foster.
Nella sua risoluzione, la Foster sottolinea come la mancanza di un quadro normativo armonizzato a livello europeo sull’uso dei droni rappresenti un rischio su diversi fronti. L’assenza di regole comuni, infatti, mina da un lato lo sviluppo di un settore RPAS europeo competitivo, d’altro non garantisce tutele uniformi in materia di protezione dei dati e della privacy.
Mercato Ue e droni
Attualmente tra gli stati membri non c’è un meccanismo per il mutuo riconoscimento delle autorizzazioni nazionali per i droni e per i loro operatori, impedendo così lo sviluppo di un mercato europeo sui sistemi aerei a pilotaggio remoto e sui servizi correlati.
Per rafforzare la competitività dell’Ue in questo settore, gli eurodeputati hanno invitato la Commissione a proporre norme europee che permettano alle autorità nazionali e alle autorità competenti di procedere alle convalide e alle attività di sorveglianza.
Sicurezza e protezione dei dati
Sul fronte della protezione dei dati gli europarlamentari hanno proposto la registrazione e l’introduzione di un chip d'identità per i droni, al fine di facilitare la cattura dei criminali che li utilizzano per violare le norme sulla privacy o per commettere altri crimini. I chip d'identità, inoltre, semplificherebbero le inchieste sugli incidenti, contribuendo a risolvere i problemi legati all'attribuzione di responsabilità.
Guardando alla sicurezza nell’uso dei droni, la relazione della Foster ha sottolineato la necessità di adottare norme in linea con i vari livelli di rischio. I pericoli legati ai droni, infatti, variano in relazione alle dimensioni del drone e alle aree sorvolate e richiedono regole distinte a seconda che se ne faccio un uso "professionale" o "ricreativo".
Per rafforzare i livelli di sicurezza dei droni gli eurodeputati hanno anche invitato la Commissione Ue a sostenere attività di ricerca per sviluppare sistemi anticollisione 'detect and avoid', che eviterebbero scontri con altri utilizzatori dello spazio aereo o con oggetti al suolo, e tecnologie per il 'geo-fencing', affinché i droni non entrino in zone con divieto di sorvolo, come aeroporti e impianti nucleari.
La Commissione Ue, infine, dovrebbe valutare la possibilità di introdurre un meccanismo di segnalazione periodica sullo sviluppo tecnico, sulle politiche e sulle migliori pratiche a livello nazionale nell’uso dei droni.
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