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Economia circolare: Pe, norme siano ambiziose

17 Giugno 2015

(Da www.euractiv.it)

 Blue Pylons / photo on flickr

La Commissione europea non indebolisca il pacchetto normativo sull'economia circolare, ma presenti proposte davvero ambiziose. E' l'appello lanciato dagli eurodeputati della commissione Ambiente del Parlamento europeo con l'approvazione del rapporto curato sull'efficienza delle risorse. E sempre in commissione Envi, si discute di Unione dell'energia.

Economia circolare

56 voti favorevoli, 5 contrari e 5 astenuti: passa con questi numeri il rapporto curato dall'eurodeputata Sirpa Pietikainen sull'efficienza delle risorse e la transizione verso un'economia circolare.

Testo importante, in primo luogo per il segnale che invia alla Commissione europea. Dopo l'annuncio, da parte del presidente Jean-Claude Juncker, di voler ritirare le norme relative al pacchetto economia circolare dal programma della Commissione 2015, con la promessa di "farne di migliori il prossimo anno", e la seguente pioggia di critiche da parte di eurodeputati e stakeholders, il messaggio della commissione Envi è chiaro: l'Esecutivo Ue non faccia passi indietro sul testo, e presenti una proposta realmente ambiziosa per ridurre lo spreco di risorse, intervenire sull'ecodesign e centrare l'obiettivo zero rifiuti, eliminando il loro incenerimento e collocamento in discarica. 

Il testo curato dall'eurodeputata Ppe Sirpa Pietikäinen si sofferma su una serie di punti. Dall'inclusione di indicatori relativi all'efficienza delle risorse, alla revisione della legislazione relativa ai rifiuti. La commissione Envi si è espressa, in particolare, a favore di misure volte a ridurre l'incenerimento dei rifiuti e stabilire target di riciclaggio per i rifiuti urbani.

Il testo andrà al voto in plenaria a luglio.

Unione dell'energia

Sempre in commissione Ambiente del Parlamento europeo si discute di Unione dell'energia, il pacchetto di proposte presentato dalla Commissione europea a febbraio che si compone di 5 pilastri 15 azioni per costruire un sistema energetico integrato a livello continentale, basato sulla concorrenza, su un uso efficiente delle risorse e su una regolamentazione efficace, che permetta la sicurezza degli approvvigionamenti, la riduzione delle emissioni inquinanti e la competitività delle imprese.

Pilastri su cui l'eurodeputato Ivo Belet (Ppe), relatore del testo 'Verso un'Unione europea dell'energia' per la commissione Envi - responsabile solo per il parere, essendo la relazione di competenza della commissione Industria del Pe – si dice sostanzialmente d'accordo: “si tratta di avere sicurezza energetica a un prezzo competitivo”, afferma. Quanto alla sezione del pacchetto relativa ai cambiamenti climatici, Belet mette l'accento sull'importanza della Conferenza di Parigi di fine anno (COP21), “fondamentale per risolvere le tematiche” affrontate anche nell'Energy Union.

Il relatore, come molti eurodeputati intervenuti, richiama il Parlamento europeo ad assumere una posizione univoca e coesa sul tema. Posizione espressa con chiarezza dall'eurodeputato tedesco Peter Liese (Ppe), che invita le commissioni parlamentari a non commettere lo stesso errore compiuto nel corso dell'ultima plenaria, con la bocciatura del rapporto sulla sicurezza energetica dell'Ue: “L'unione dell'energia è troppo importante per lasciarla perdere così: dobbiamo parlare con voce forte e unire le forze. Questa relazione è un tema su cui dobbiamo evitare di dilaniarci: cerchiamo di concentrarci sull'essenziale e muoviamoci gli uni incontro agli altri”.

Il pacchetto normativo presentato dalla Commissione europea solleva però alcuni dubbi: “Molti stati europei non sono pronti per raggiungere gli obiettivi che ci prefissiamo, e questo sarà probabilmente lo scoglio maggiore per realizzare il mercato unico dell'energia”, nota l'eurodeputato Nils Torvalds (Alde).

Invita ad “armonizzare le sovvenzioni per le rinnovabili” l'eurodeputata Katerina Konecna (Gue): “in molti paesi membri le rinnovabili sono concorrenziali di per sé, e noi continuiamo a sovvenzionarle. Le rinnovabili sono la fonte che dovremmo scegliere” per l'Energy Union, “senza sovvenzioni”.

Pone l'accento sull'importanza delle rinnovabili anche l'eurodeputato M5S Marco Affronte: “L'Ue deve mantenere il suo ruolo di leader del settore, e ciò indipendentemente dai risultati della Conferenza sui cambiamenti climatici di Parigi”. Inoltre, Affronte dichiara di voler presentare un emendamento per inserire nell'opinione della commissione Envi un riferimento all'elettrificazione dei trasporti, “che rappresenta un importante incentivo alla decarbonizzazione” dell'economia.

Quanto a un altro punto affrontato dal testo, l'Ets, il meccanismo europeo per lo scambio delle quote di emissioni di CO2, l'eurodeputato M5S nota che la relazione non propone “un'alternativa a tale sistema: così com'è l'Ets non funziona e non crediamo che con fine della recessione riusciremo a ridurre le emissioni del 30% entro il 2030”.

Photo credit: Blue Pylons / Foter / CC BY