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Efficienza energetica: tre decreti per recepire direttiva Ue

02 Luglio 2015

(Da www.euractiv.it)

 Anton Fomkin / photo on flickr

Completare il quadro normativo in materia di efficienza energetica degli edifici e recepire correttamente le direttive Ue in materia. E' l'obiettivo di tre decreti interministeriali che entreranno in vigore il 1 ottobre 2015 e che intendono sanare la procedura d'infrazione in corso sulle prestazioni energetiche nell'edilizia.

A firmare i tre provvedimenti, i ministri dello Sviluppo economico Federica Guidi, dei Trasporti Graziano Delrio, dell'Ambiente Gian Luca Galletti, della Salute Beatrice Lorenzin, della semplificazione Marianna Madia e della Difesa Roberta Pinotti.

Il primo decreto riguarda l'adeguamento delle linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici definendo nuove modalità di calcolo della prestazione energetica e requisiti minimi di efficienza per i nuovi edifici e quelli sottoposti a ristrutturazione. Il secondo provvedimento adegua gli schemi di relazione tecnica di progetto al nuovo quadro normativo, in funzione delle diverse tipologie di opere. Il terzo, aggiorna le linee guida per la certificazione della prestazione energetica degli edifici (APE).

Obiettivo finale dei decreti, recepire correttamente la direttiva Ue 2010/31 sulla prestazione energetica nell'edilizia e sanare l'infrazione avviata dalla Commissione europea nel 2012, attualmente in fase di parere motivato complementare, atto con cui, nell'ambito della stessa procedura d’infrazione, si evidenziano ulteriori violazioni della norma comunitaria in questione.

Fra le procedure d'infrazione pendenti per l'Italia in materia energia, una riguarda il mancato recepimento di alcune norme contenute nelle direttive 2009/72 e 2009/73 (Terzo Pacchetto energia) e 2012/27 sull'efficienza energetica. Entrambe, attualmente allo stadio della messa in mora, sono state al centro dell'incontro, la scorsa settimana, fra il commissario per l'Azione per il clima e l'energia Miguel Arias Canete e il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi.

Primo decreto - Linee guida

Il decreto contenente le linee guida per la certificazione energetica doveva entrare in vigore il 1° luglio, ma la data spostata al 1° ottobre.

Il testo modifica nuovamente il format dell’APE 2015 nella sua veste grafica, senza però introdurre cambiamenti sostanziali negli indici di calcolo. Il provvedimento impone alle regioni e alle province autonome di definire procedure di controllo di almeno il 2% degli attestati depositati sul territorio in ogni anno solare. Inoltre, si semplifica lo schema di annuncio immobiliare per garantire una maggiore fruibilità agli utenti. Entro 18 mesi dall’entrata in vigore del decreto, l'Enea metterà a disposizione le informazioni relative alla determinazione della prestazione media degli edifici esistenti, richiesta sulla prima pagina dell’APE.

Secondo decreto - Schemi e modalità per la compilazione della relazione tecnica di progetto

Il provvedimento definisce gli schemi e le modalità di riferimento per la compilazione della relazione tecnica di progetto, in funzione delle diverse tipologie di lavori: nuove costruzioni, ristrutturazioni importanti, interventi di riqualificazione energetica. L'entrata in vigore è fissata al giorno successivo a quello della pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale.

Terzo decreto - linee guida per la certificazione della prestazione energetica degli edifici (APE)

L'ultimo provvedimento aggiorna le linee guida per la certificazione della prestazione energetica degli edifici (APE). Il nuovo modello di APE sarà valido su tutto il territorio nazionale e, insieme ad un nuovo schema di annuncio commerciale e al database nazionale dei certificati energetici (SIAPE), offrirà al cittadino, alle amministrazioni e agli operatori maggiori informazioni riguardo l’efficienza dell’edificio e degli impianti, consentendo un più facile confronto della qualità energetica di unità immobiliari differenti e orientando il mercato verso edifici con migliore qualità energetica.

Anche in questo caso, le disposizioni contenute nel provvedimento entrano in vigore dal 1° ottobre 2015.

“Con l’emanazione di questi provvedimenti si compie un passo importante verso l’incremento degli edifici ad energia quasi zero. Infatti, a partire dal 1° gennaio 2021 i nuovi edifici e quelli sottoposti a ristrutturazioni significative dovranno essere realizzati in modo tale da ridurre al minimo i consumi energetici coprendoli in buona parte con l’uso delle fonti rinnovabili. Per gli edifici pubblici tale scadenza è anticipata al 1° gennaio 2019”, si legge in una nota del Mise.

Photo credit: Anton Fomkin / Foter / CC BY