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IVA: Corte Conti Ue, rafforzare strumenti anti-evasione

04 Marzo 2016

(Da www.euractiv.it)

Ogni anno, fa sapere la Corte dei Conti europea, l'Ue perde miliardi di entrate IVA a causa di evasione e frodi

Tasse

Le regole europee non sono sufficienti a contrastare le frodi relative all’IVA intracomunitaria, spesso connesse ad attività della criminalità organizzata e corrispondenti ogni anno a 40-60 miliardi di euro di mancato gettito per gli Stati membri. E' quanto emerge da una relazione pubblicata dalla Corte dei Conti Ue, a seguito delle indagini condotte in cinque paesi membri, tra cui l'Italia.

Secondo la Corte, nella maggior parte degli stati membri visitati mancano controlli incrociati efficaci fra dati doganali e fiscali, la cooperazione amministrativa tra le autorità fiscali dei paesi Ue non è abbastanza tempestiva ed efficace, laddove presente, mentre in alcuni casi, anziché collaborazione, si ha una sovrapposizione di competenze tra le varie agenzie.

A metà marzo la Commissione europea presenterà un piano d'azione in materia di lotta all'evasione dell'IVA. Secondo la Corte, si legge nelle raccomandazioni che chiudono il documento, l'Ue dovrebbe far rientrare l'imposta sul valore aggiunto nel campo di applicazione della direttiva relativa alla lotta contro la frode (direttiva PIF) e del regolamento sulla Procura europea. In più, l'Unione dovrebbe riconoscere all’Olaf, l'Ufficio antifrode europeo, un chiaro mandato per indagare sull'IVA intracomunitaria.

Intanto, nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana è stato appena pubblicato il decreto legislativo n. 24-2016 per l'attuazione delle direttive Ue 42 e 43 del 2013 che istituiscono un meccanismo di reazione rapida contro le frodi in materia di IVA e prevedono l'applicazione facoltativa e temporanea del meccanismo dell'inversione contabile a determinate operazioni a rischio frodi.

Author: GotCredit / photo on flickr