Legge di stabilità, Pigliaru e Paci: i 15 milioni solo un primo passo, ma sugli accantonamenti vogliamo regole chiare
Cagliari, 1 dicembre 2017 - “Se i 15 milioni per il 2019 fossero l’unica risposta sugli accantonamenti non potremmo che dichiararci insoddisfatti. Sappiamo però che sono solo un primo passo all’interno di una ‘Questione insularità’ che il Governo riconosce ufficialmente grazie al lavoro che in questi mesi Giunta e parlamentari hanno fatto insieme. Adesso riparte la trattativa: vogliamo conoscere le regole in base alle quali ci viene imposto un livello così alto di accantonamenti, che ci pare ingiustificato e ingiusto, dato che viola alcune regole fondamentali stabilite dalla Consulta. Da mesi chiediamo che venga formulata un’intesa e ci auguriamo che il passaggio alla Camera dia una risposta adeguata alle nostre richieste. Da parte nostra continueremo a portare avanti una battaglia che riteniamo giusta”. Così il presidente della Regione Francesco Pigliaru commenta la decisione del Governo di inserire nella Finanziaria nazionale approvata ieri sera in Senato un contributo di 15 milioni di euro. “La cifra destinata alla Sardegna non corrisponde minimamente alle nostre richieste, che continueremo a portare avanti. Da parte del Governo c’è però il riconoscimento della necessità di trovare un’intesa, tanto che vengono citate le sentenze della Corte Costituzionale del 2015 e del 2017 in cui i giudici dicono con estrema chiarezza che il Governo non può unilateralmente imporre gli accantonamenti, che vanno invece concordati e rimodulati periodicamente anche in base al contesto economico in cui le regioni si trovano”, sottolinea l’assessore del Bilancio Raffaele Paci. “Alla Camera la battaglia riguarda gli accantonamenti della Regione ma anche i tagli ai nostri Enti Locali. È una partita unica che dev’essere portata avanti tutti insieme: adesso chiediamo con forza che i 15 milioni nel passaggio alla Camera vengano incrementati, che ci venga riconosciuta una cifra adeguata per il 2018 e che il Governo avvii subito la trattativa per arrivare a un’intesa chiara e con regole trasparenti sugli accantonamenti e sulla finanza degli enti locali. Come abbiamo sempre detto, sappiamo di doverli pagare anche noi e non abbiamo mai detto che debbano essere pari a zero: contestiamo invece l’importo eccessivo e calcolato in base a criteri che non ci sono noti”.