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Mercato unico capitali: Parlamento Ue, quotazioni in borsa piu' facili per Pmi

26 Maggio 2015

(Da www.euractiv.it)

Mercato unico dei capitali a misura di Pmi. E’ quello che chiede il Parlamento europeo alla Commissione Ue in una risoluzione in discussione in queste ore. Le piccole e medie imprese devono entrare tra le priorità del nuovo pacchetto.

Mercati secondari dei titoli dedicati, quotazioni in borsa più semplici, strumenti finanziari standardizzati e potenziamento delle cartolarizzazioni. Il mercato unico dei capitali deve guardare con più forza alle piccole e medie imprese. Per questo la commissione Affari economici del Parlamento europeo chiede, con una risoluzione in votazione martedì, che l’Esecutivo comunitario includa nel suo nuovo pacchetto dedicato al tema tutte queste misure. Il nuovo piano d’azione arriverà già nel 2015 e diventerà progressivamente operativo nel corso dei prossimi anni.

Le promesse della Commissione

Già a marzo del 2014, sottolineano i deputati, la Commissione aveva licenziato una comunicazione nella quale aveva posto l’accento sulla necessità di diversificare le fonti di finanziamento a beneficio delle piccole e medie imprese. Da quell’iniziativa, però, sono arrivati pochi risultati concreti. Così, è necessario rilanciare l’azione dell’Europa su questo fronte, approfittando del nuovo pacchetto sul quale l’Esecutivo comunitario ha da poco aperto un dibattito.

Quotazioni più facili

La commissione Affari economici indica diverse strade per creare un ambiente finanziario compatibile con l’esistenza di piccole e medie imprese, soprattutto nei paesi più colpiti dalla crisi. Per questo, si parla di “una semplificazione delle procedure di accesso alla quotazione in borsa da parte di imprese piccole e medie”, le cosiddette Ipo, sempre a condizione che siano assicurati criteri di solidità dei loro bilanci.

Finanziamenti alternativi alle banche

In generale, poi, bisogna insistere sulle fonti di finanziamento alternative al canale bancario. In questo senso, i deputati indicano chiaramente una strada: lo sviluppo dei mercati secondari dedicati ai titoli delle Pmi e organizzati in maniera da farle crescere. Nella stessa chiave vanno viste le operazioni di cartolarizzazione che andrebbero semplificate, sempre con l’obiettivo di mettere liquidità preziosa a disposizione degli imprenditori.

Strumenti finanziari standardizzati

Sul fronte degli strumenti finanziari, la commissione richiama l’Esecutivo Ue alla “standardizzazione di alcuni prodotti e alla maggiore accessibilità sul mercato unico”. Anche questo può essere “uno strumento adeguato per aiutare la circolazione di liquidità, rafforzando il funzionamento del mercato”. Anche se bisogna mantenere la possibilità di creare prodotti tagliati sulle esigenze di clienti particolari. Infine, ogni nuova legislazione in materia finanziaria dovrà essere sottoposta a un’analisi di impatto e non dovrà penalizzare la piccole imprese, come spesso avvenuto in passato.

Pacchetto da completare entro il 2018

Si tratta di molti interventi, ai quali la Commissione europea deve lavorare da subito. Per questo dal Parlamento arriva l’invito a velocizzare i lavori sul piano di azione che dovrà essere presentato nel corso del 2015, passando subito alla fase delle proposte di legge operative. Già per la fine del 2018, secondo i deputati, i principali pilastri del nuovo mercato unico dovranno essere pronti alla piena implementazione. 

Links La risoluzione del Parlamento