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Minori: accordo su direttiva Ue per giusto processo

16 Dicembre 2015

(Da www.euractiv.it)

Via libera del trilogo alla direttiva che introduce l’assistenza legale obbligatoria per i minori penalmente indagati o imputati

Tribunale

I rappresentanti di Commissione europea, Consiglio dell'Unione ed Europarlamento hanno raggiunto un'intesa su una direttiva che aiuterà a porre l'interesse del minore al centro del sistema di giustizia minorile. A dare l'annuncio è l'eurodeputata Caterina Chinnici, relatrice del testo e negoziatrice per il Pe, che commenta:“L’intesa definita ieri sera segna un’importante svolta sul piano del diritto e dei diritti, è un atto di maturità”.

“Abbiamo messo a punto un catalogo di diritti e garanzie minime delineando, almeno nei tratti essenziali, un modello europeo condiviso di giusto processo minorile in cui possa realizzarsi l’equilibrio tra la necessità di accertare i fatti di reato con relative responsabilità e quella di tenere nella dovuta considerazione le vulnerabilità e gli specifici bisogni dei minori”, aggiunge l'eurodeparlamentare S&D.

Il testo sulle garanzie procedurali per i minori indagati o sotto processo penale era stato approvato a febbraio in commissione Libertà civili e vi tornerà a inizio 2016 per il voto sulla versione concordata dal trilogo. A quel punto la direttiva dovrà essere approvata dalla plenaria e adottata definitivamente dal Consiglio, prima della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione. Gli stati membri avranno tre anni di tempo perrecepirla nei rispettivi ordinamenti nazionali.

Tra le novità introdotte dalla normativa, ilprincipio dell’obbligo di assistenza legale al minore indagato o imputato e l'accesso al gratuito patrocinio. Con l'entrata in vigore del testo non sarà mai possibile assumere decisioni in assenza di un avvocato sulla libertà personale del minore, la cui situazione dovrà essere approfondita, in un preciso momento del procedimento giudiziario,con l’ausilio di psicologi.

In caso di impossibilità ad accertare la minore età, questadovrà essere presunta. Una disposizione importante, sottolinea Chinnici, soprattutto per i minori non accompagnati, in particolare immigrati.

La direttiva prevede anche la detenzione separata degliinfra-diciottenni rispetto ai detenuti adulti, con la possibilità per i 28 di applicare questo principio anche a coloro che dovessero raggiungere la maggiore età durante la detenzione. Ai paesi Ue spetta fare in modo che magistrati e altri operatori coinvolti nei procedimenti ricevano una formazione specialistica che assicuri loro la specifica competenza necessaria per trattare con i minori.

Garantiti, infine, l'accesso all'assistenza medica, all’educazione e alla formazione, il regolare esercizio delle relazioni familiari, nel rispetto della libertà religiosa e di pensiero.