Natura: partecipazione record a consultazione Ue
(Da www.euractiv.it)
Una partecipazione record alla consultazione lanciata dalla Commissione europea sull'efficacia delle norme contenute nelle direttive Uccelli e Habitat. Mezzo milione di cittadini europei - britannici, tedeschi e italiani in testa – chiede a Bruxelles di non rivedere le direttive in questione, semmai di applicarle al meglio.
La consultazione
Lanciata a maggio, la consultazione chiedeva a cittadini e organizzazioni a esprimersi sull'efficacia delle norme contenute nelle direttive Uccelli e Habitat. Adottate, rispettivamente, nel 1979 e nel 1992, le direttive hanno l'obiettivo di proteggere gli uccelli selvatici e circa mille specie di piante e animali in tutta l’Unione e di preservare o ripristinare oltre 200 habitat. In base alle due normative, gli stati membri sono tenuti a istituire un regime di protezione rigoroso per le specie a rischio e ad individuare, su basi scientifiche, dei siti per la tutela della biodiversità. Il risultato di queste azioni è la rete europea Natura 2000, che comprende 27mila zone e copre circa il 18% del territorio dell’Unione e oltre il 4% dei suoi mari.
Gli stati membri sono già tenuti a monitorare i risultati delle normative per la tutela dell'ambiente e della biodiversità, aggiornando la Commissione europea ogni sei anni sullo status delle specie e degli habitat protetti nel loro territorio. Nell'ambito del programma REFIT, lanciato dall'Esecutivo Ue per verificare l'adeguatezza e l'efficacia delle norme comunitarie e semplificare gli oneri burocratici a carico delle imprese, Bruxelles ha chiesto ai cittadini e agli stakeholders di esprimersi sul tema.
Adeguatezza rispetto agli obiettivi, efficacia, efficienza, coerenza e valore aggiunto europeo sono i temi affrontati nel questionario, che prevedeva una prima sezione aperta a tutti i cittadini europei e una seconda parte, più tecnica, destinata a chi conosce bene le due direttive e intende presentare osservazioni più dettagliate sulla normativa Ue.
La mobilitazione riuscita degli ambientalisti
La consultazione ha subito visto la partecipazione attiva di oltre 100 organizzazioni non governative, che hanno unito le forze per lanciare una campagna online, battezzata 'Allarme natura'.
Il timore espresso dagli ambientalisti era sostanzialmente che l'Esecutivo comunitario avesse intenzione di indebolire, più che di migliorare, le leggi esistenti, e obiettivo della mobilitazione era far sì che i cittadini partecipassero massicciamente alla consultazione.
Scaduti i termini per partecipare (la consultazione si è chiusa oggi), gli ambientalisti possono dire di aver raggiunto l'obiettivo: circa mezzo milione di europei ha risposto alla campagna. Soprattutto cittadini britannici, tedeschi e italiani, che si sono espressi chiaramente a favore delle direttive Ue 'salva-natura': non vanno riviste e corrette, semmai applicate, è il messaggio espresso dalla maggioranza dei partecipanti.
“Agli europei interessa la propria natura e le leggi che la proteggono” spiega Genevieve Pons, direttore dell'ufficio Ue del WWF, “Ora è il momento per la Commissione europea di dargli ascolto e mettere a punto un piano di tutela della natura basato su maggiori finanziamenti e una più severa applicazione della legge".
Photo credit: Rickydavid / Foter / CC BY-NC-ND