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Rapporto Presidenti: tre fasi per la riforma dell'eurozona

23 Giugno 2015

(Da www.euractiv.it)

Rapporto Presidenti - © European Union, 2015

I presidenti della Commissione, del Consiglio europeo, dell'Eurogruppo, del Parlamento europeo e della Banca centrale europea Jean-Claude Juncker, Donald Tusk, Jeroen Dijsselbloem, Martin Schulz e Mario Draghi hanno presentato il rapporto sulla riforma dell'eurozona che verrà discusso dai capi di stato e di governo nel corso del Vertice del 25 e 26 giugno.

Nell'ottobre 2014 l'Euro Summit aveva invitato Jean-Claude Juncker, insieme ai presidenti Tusk, Dijsselbloem e Draghi, a preparare un pacchetto di proposte sui prossimi passi per una migliore governance della zona euro. Un compito confermato dal Consiglio europeo del dicembre scorso, che Juncker ha allargato anche al presidente del Pe Schulz.

Dopo una serie di consultazioni, i cinque presidenti hanno presentato un rapporto, che prevede un approccio in tre fasi per la riforma dell'eurozona, con alcune azioni in programma già nei prossimi annie altre che dipenderanno dalla disponibilità dei paesi che condividono la moneta unica a una maggiore condivisione di sovranità.

Entro il 30 giugno 2017 dovrebbe chiudersi la prima fase, che mira a rafforzare la competitività della zona euro, a completare l'unione finanziaria e a risanare i conti pubblici nazionali, senza intervenire sui Trattati. A quel punto dovrebbe partire la seconda fase, sulla base di un Libro bianco della Commissione che dovrebbe proporre l'adozione di criteri per favorire la convergenza tra i 19 paesi dell'area e la creazione un meccanismo comune di assorbimento degli shock. La terza fase, dedicata al completamento dell'unione monetaria, dovrebbe concludersi entro il 2025.

A queste tre fasi corrispondono cinque obiettivi, che riguardano i temi della convergenza, dell'unione finanziaria, della politica di bilancio, della legittimità delle istituzioni e della dimensione sociale dell'unione monetaria, con particolare attenzione all'occupazione e alla coesione.

Il fatto che 19 paesi e 330 milioni di cittadini condividano la moneta unica, ha detto Juncker presentando il rapporto, è qualcosa di cui dobbiamo essere orgogliosi e che protegge l'Europa, ma è anche qualcosa che possiamo far funzionare meglio. Nonostante alcuni progressi registrati negli ultimi anni, in particolare sul fronte dell'unione bancaria, il progetto di unione economica e monetaria rimane incompleto, come dimostrano le divergenze significative tra le economie della zona euro, la presenza di 18 milioni di disoccupati e di un numero crescente di cittadini a rischio esclusione sociale.

Il rapporto dei presidenti sarà sul tavolo del Consiglio europeo del 25 e 26 giugno e dovrebbe concretizzarsi con la presentazione delle prime proposte da parte della Commissione a partire dal 1° luglio.

Link Rapporto dei presidenti