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Unione energia: progetto IAI-Edison monitora azioni Ue

02 Settembre 2015

(Da www.euractiv.it)

 K.H.Reichert / photo on flickr

Un monitoraggio delle attività delle istituzioni europee sul tema dell’Unione dell'energia, che nasce con l'intento di analizzare e stimolare il dibattito su una delle più ambiziose iniziative lanciate dalla Commissione. E' l'obiettivo del progetto Energy Union Watch, realizzato dall'Istituto affari internazionali in collaborazione con Edison.

L'Unione dell'energia si presenta come una roadmap ambiziosa, articolata in cinque pilastri e 15 azioni per costruire un sistema energetico integrato a livello continentale, basato sulla concorrenza, su un uso efficiente delle risorse e su una regolamentazione efficace, che permetta la sicurezza degli approvvigionamenti, la riduzione delle 

emissioni inquinanti

 e la competitività 

delle imprese.

Obiettivo finale del piano è creare le condizioni affinché si instauri un mercato energetico affidabile e conveniente per i cittadini e le imprese dell'Unione europea, facendo al contempo dell'Ue il leader mondiale delle rinnovabili.

Il piano, una delle più importanti e ambiziose iniziative lanciate dalla Commissione Juncker, è al centro del progetto Energy Union Watch avviato dallo IAI in collaborazione con Edison: una pubblicazione trimestrale per analizzare e stimolare il dibattito sulle grandi priorità della Commissione europea in tema di energia.

Energy Union Watch offre un monitoraggio costante delle attività delle istituzioni Ue sui pilastri dell'Energy Union. Inoltre, attraverso analisi, commenti e policy recommendations, il progetto mira a contribuire alla sensibilizzazione degli attori istituzionali e dei principali stakeholder, anche alla luce delle prospettive e degli interessi nazionali in gioco, ponendo enfasi sui progetti strategici.

Lo studio include la pubblicazione di un documento trimestrale, in cui i progressi svolti finora nei cinque pilastri che costituiscono l'ossatura dell'Unione dell'energia sono indicati graficamente in una scala da 0 a 12 stelle.

Da febbraio di questo anno, quando è stato lanciato il piano europeo, fino a giugno, la media ottenuta da Bruxelles è piuttosto bassa: 4 stelle su 12. Su tre tematiche energetiche - sicurezza e solidarietà negli approvvigionamenti energetici, piena integrazione del mercato, decarbonizzazione dell'economia - l'Ue si mostra piuttosto avanzata. Al contrario, negli altri due pilastri del piano – efficienza energetica e ricerca – l'Ue mostra evidenti lacune.

Energy Union Watch

L'Energy Union Watch prende in considerazione il numero e il livello di iniziative intraprese, ma anche la coerenza di queste ultime con i programmi Ue e con il piano Unione dell'energia nel suo complesso.

Ecco i risultati, suddivisi in base ai 5 pilastri del piano:

Sicurezza degli approvvigionamenti: 6 stelle su 12. Alla proattività della Commissione europea in ambito internazionale, in particolare nell'area del Mediterraneo, fa da contrappeso una certa riluttanza degli stati membri nel cedere sovranità nazionale a favore delle istituzioni comunitarie.Le iniziative bilaterali in materia di energia, in particolare nei confronti della Russia, contribuiscono ad indebolire i tentativi di stabilire fiducia e solidarietà, mentre la posizione del Parlamento europeo in materia di sicurezza energetica dimostra una certa frammentazione delle famiglie politiche Ue sulle questioni energetiche.

Un mercato dell'energia pienamente integrato: 6 stelle su 12. L'Esecutivo comunitario, spiega il rapporto, sta conducendo un ambizioso processo di integrazione dei mercati, che tiene conto sia degli sviluppi tecnologici sia della domanda crescente di energia. Allo stesso tempo, Bruxelles promuove iniziative infrastrutturali e preme affinché si realizzi una maggiore cooperazione regionale.

Efficienza energetica: 3 stelle su 12. Nonostante le ambiziose dichiarazioni pubbliche, gli sforzi della Commissione europea in materia di efficienza energetica appaiono finora parziali. La revisione della direttiva sull'etichettatura energetica presentata nel quadro del Pacchetto estivo è bilanciata dalla decisione di non dedicare fondi specifici per finanziare progetti di ristrutturazione, nonché da una certa riluttanza degli stati membri di rispettare le leggi europee in materia di efficienza.

Decarbonizzare l'economia: 6 stelle su 12. Anche alla luce dell'imminente conferenza di Parigi sul clima (COP21), le istituzioni europee pongono particolare attenzione al tema dei cambiamenti climatici. Allo stesso tempo, l'accordo raggiunto tra Parlamento e Consiglio per la riforma del meccanismo europeo per lo scambio delle quote di emissioni di CO2 (ETS) va nella giusta direzione, e si integra a sforzi crescenti in tal senso da parte degli stati membri, come dimostrano gli impegni assunti nel corso del G7.

Ricerca: 0 stelle su 12. Nonostante la Commissione europea abbia lanciato una serie di iniziative per favorire l'innovazione nel settore energetico, la loro eco fra le istituzioni europee e gli stati membri appare ancora piuttosto limitata.

Photo credit: K.H.Reichert / Foter / CC BY-NC