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Unione energia: studio TEH-A/Enel, tre sfide da vincere

10 Settembre 2015

(Da www.euractiv.it)

Realizzare l’Unione energetica europea. Proposte e raccomandazioni di policy per dare energia alla competitività dell’Europa. Titolo eloquente quello dello studio condotto da The European House - Ambrosetti (TEH-A) in collaborazione con Enel e presentata oggi a Cernobbio nell’ambito del forum “Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive”.

Lo studio individua le tre sfide fondamentali che il settore energetico europeo deve affrontare affinché, come recita il titolo, si realizzi a pieno l'Unione energetica europea: l'attuazione di una governance Ue veramente integrata, il raggiungimento di una struttura di mercato “a prova di futuro” e lo sviluppo delle tecnologie digitali.

Gli sforzi compiuti in passato dalla Commissione europea e dagli stati membri, sottolinea lo studio, hanno portato a ridurre gradualmente il peso della produzione da fonti convenzionali a favore delle fonti rinnovabili e a bassa emissione di CO2. Con un effetto misurabile anche sul piano ambientale: dal 1990 ad oggi le emissioni di gas serra si sono ridotte del 18% mentre la quota di energia da fonti rinnovabili è arrivata al 15%. L'Ue è quindi sulla buona strada per centrare gli obiettivi prefissati in materia di energia e clima.

Ma non è tutto rosa e fiori. Il documento mette in evidenza anche alcune criticità ancora non risolte. In primo luogo la dipendenza energetica, punto debole delle policy energetiche comunitarie: l'Ue rimane ancora altamente dipendente dalle importazioni di petrolio e gas naturale, soprattutto da paesi ad alto rischio geopolitico. Inoltre, nota lo studio, il funzionamento del mercato interno dell’energia è tale da non consentire di prendere adeguate decisioni d'investimento vista la mancanza di segnali di prezzo di lungo periodo. C'è poi la questione dei prezzi al dettaglio che, non essendo commisurati ai costi, generano distorsioni del mercato tra gli stati membri.

Necessario poi migliorare l’accesso ai finanziamenti delle iniziative di efficienza energetica, creare un chiaro quadro europeo sugli incentivi e, in materia di ricerca e innovazione, sfruttare a pieno il potenziale di sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali.

“L'Unione dell'energia è un passo fondamentale nel processo di integrazione europeo. Tale traguardo è ancora ostacolato da resistenze e ritardi. Per superarli, occorre un approccio che sappia combinare le dimensioni politiche, tecnologiche ed economiche dell’energia, guardandole nel più grande quadro della competizione geopolitica e geo-economica”, dichiara Paolo Borzatta, senior partner di The European House-Ambrosetti (TEH-A).

“Le sfide attuali sono quelle di creare un contesto regolatorio stabile e uniforme, in grado di fornire certezze agli investitori per disegnare un mercato integrato con segnali di lungo periodo e migliorare le interconnessioni tra gli stati, sviluppando al meglio le smart grid e investendo nella digitalizzazione delle reti”, nota l’amministratore delegato e direttore generale Enel Francesco Starace.

Photo credit: / Foter / CC BY