Immigrazione: barriera Austria, Italia chiede intervento Ue
(Da www.euractiv.it)
Il governo italiano chiede l’intervento dell’Ue in merito alla barriera che l’Austria ha iniziato a costruire per evitare l’ingresso di migranti dall’Italia
- Immigrazione: Commissione Ue, ricollocazione e reinsediamento a rilento.
-
Crisi rifugiati: appello per politica migratoria umana e UE federale
.
Barriera austriaca
In una lettera inviata al commissario europeo per l’Immigrazione, Dimitris Avramopoulos, i ministri dell’Interno e degli Esteri, Angelino Alfano e Paolo Gentiloni, chiedono alla Commissione Ue di verificare con estrema urgenza la compatibilità delle misure adottate dall’Austria con le regole del Codice Frontiere Schengen e con “i principi generali di necessità, proporzionalità e leale cooperazione”.
Sotto il profilo della necessità, sottolineano i ministri, la decisione dell’Austria di ripristinare i controlli interni con l’Italia “non appare suffragata da elementi fattuali”; lo dimostra il fatto che dal 1° gennaio al 10 aprile i flussi migratori sono aumentati dall’Austria verso l’Italia, mentre il numero delle riammissioni dall’Italia all’Austria (674) è di gran lunga maggiore rispetto alle riammissioni dall’Austria verso l’Italia (179).
In merito alla proporzionalità, “la reintroduzione di controlli e/o di barriere tecniche non può in alcun modo essere considerata proporzionata”. In base al Codice Frontiere Schengen, infatti, i controlli alle frontiere esterne “possono essere ripristinati come extrema ratio in caso di minaccia ‘grave’ all’ordine pubblico o alla sicurezza interna”. Inoltre, tra Italia e Austria è operativo un accordo di riammissione firmato a Vienna il 7 ottobre 1997, il quale consente “l’immediata riammissione di migranti che siano rintracciati in posizione irregolare in uno dei due stati membri entro i dieci chilometri dalla linea di confine comune, laddove se ne accerti la provenienza dall’altro stato membro contraente”.
Nella lettera i ministri invitano la Commissione Ue a valutare tutti gli elementi indicati al fine di verificare la violazione del principio di leale cooperazione da parte del governo austriaco. Il governo italiano denuncia inoltre che la barriera austriaca al confine con l'Italia potrebbe avere un “impatto sul settore dei trasporti e sulla libera circolazione delle merci”.
Fondi per rifugiati
Intanto, la plenaria del Parlamento europeo ha dato il via libera al sostegno di emergenza di 100 milioni di euro per i rifugiati all'interno dell'Ue. I fondi rappresentano la prima parte dei 700 milioni di euro previsti dal nuovo strumento di emergenza proposto dalla Commissione Ue a marzo.
Gli eurodeputati hanno inoltre approvato lo stanziamento di ulteriori 2 milioni di euro per aumentare l'organico del Centro europeo antiterrorismo (ECTC), istituito da Europol il 1° gennaio 2016, per rafforzare la risposta dell’Ue contro il terrorismo.
Photo credit: UNHCR Photo Download via Foter.com / CC BY-NC