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Agricoltura: CdM, accordo su semplificazione PAC

12 Maggio 2015

(From www.euractiv.it)

Via libera in Consiglio Agricoltura alla proposta di semplificazione della Politica Agricola Comune 2014-2020. L'agenda dettagliata del programma di semplificazione è attesa per la fine dell'anno. Accordo fallito, invece, sulla riforma delle norme Ue in materia di agricoltura biologica.

PAC

Le norme sulle aree ecologiche, nell'ambito del greening, e qualsiasi altro aspetto relativo al regime dei pagamenti diretti agli agricoltori saranno riviste in direzione di una maggiore semplificazione delle procedure burocratiche a carico delle imprese. E' il principale risultato del Consiglio Agricoltura, che lunedì ha raggiunto un accordo sulla proposta di revisione della PAC. Il processo di semplificazione dovrebbe inoltre coinvolgere i regolamenti della Commissione per l'implementazione dell'Organizzazione comune di mercato (Ocm), le regole per le indicazioni geografiche e il sistema dei controlli.

La priorità resta comunque l'intervento sul greening, la componente ecologica dei pagamenti diretti cui gli agricoltori possono accedere solo rispettando una serie di pratiche ritenute positive per l'ambiente, come sottolineato, durante un'audizione in commissione Agricoltura al Parlamento europeo, anche dai rappresentanti del Copa-Cogeca e dell'associazione La Via Campesina.

Dopo l'ok del Consiglio di lunedì, il prossimo 20 maggio la Commissione presenterà il suo pacchetto di proposte agli esperti degli Stati membri. Il piano dettagliato delle azioni per la semplificazione degli atti delegati e di esecuzionedella nuova Politica Agricola Comune è atteso invece entro la fine dell'anno.

Agricoltura biologica

Nessun accordo tra i ministri Ue sulla proposta di revisione della normativa in materia di produzione ed etichettura dei prodotti biologici, che mira a migliorare la concorrenza nel settore, a rimuovere gli oneri amministrativi, ad esempio semplificando la procedura di certificazione delle aziende bio, e ad accrescere la fiducia nei consumatori.

Durante la discussione, diversi Stati membri hanno chiesto alla presidenza lettone di non sottoporre la proposta di compromesso al voto e di aspettare almeno fino al Consiglio di giugno per migliorare ulteriormente il testo. A dividere sono soprattutto le regole sulla frequenza dei controlli e sulla presenza di sostanze non autorizzate nei prodotti biologici. Punti su cui si è espresso anche il vice ministro all'Agricoltura Andrea Olivero, secondo cui la proposta di compromesso migliora solo leggermente lo status quo e lascia in sospeso questioni fondamentali per il futuro del settore.

Tra gli obiettivi dell'Italia nell'ambito del negoziato rientrano infatti il mantenimento dell'obbligo di una visita fisica annuale per tutti gli operatori e di visite aggiuntive sulla base della valutazione del rischio, a differenza di altri Stati membri che preferirebbero visite a cadenza triennale, e la definizione di un limite preciso per i residui, in modo da garantire che i prodotti bio con presenza, anche involontaria, di sostanze non autorizzate non siano venduti come biologici.