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Agricoltura: riforma PAC punta ad affrontare insicurezza alimentare

19 Ottobre 2015

(Da www.euractiv.it)

Secondo la Commissione europea, stimolare l'innovazione e la ricerca nel settore agricolo è fondamentale per permettere agli agricoltori dell'Unione di produrre di più con meno e di alimentare miliardi di persone. Nel tentativo di aiutare il settore ad adattarsi alle esigenze nutrizionali future, la nuova Politica agricola comune (PAC) per il periodo 2014-2020 mira a colmare il divario esistente tra ricerca e pratica agricola.

Nutrire il pianeta

"L'agricoltura del futuro sarà un'agricoltura della conoscenza", ha recentemente dichiarato il commissario per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale Phil Hogan in un'intervista a EurActiv.

La popolazione mondiale dovrebbe aumentare da 7,3 miliardi a 9,7 miliardi nel 2050, secondo le proiezioni delle Nazioni Unite, il che significa che la produzione alimentare dovrà raddoppiare per soddisfare le future esigenze nutrizionali.

Secondo l'Organizzazione per l'Alimentazione e l'Agricoltura delle Nazioni Unite, a livello mondiale attualmente circa 795 milioni di persone sono sottoalimentate, in calo di 167 milioni di unità negli ultimi dieci anni, e 216 milioni in meno rispetto al periodo 1990-1992. Il calo è più marcato nelle regioni in via di sviluppo, nonostante la significativa crescita della popolazione.

Per il mondo in via di sviluppo nel suo complesso, la quota di persone denutrite sul totale della popolazione è diminuita dal 23,3% del 1990-92 all'attuale 12,9%. Il rapporto 'Lo stato dell'insicurezza alimentare nel mondo' sottolinea come in molti paesi che non sono riusciti a raggiungere gli obiettivi internazionali di lotta alla fame, disastri naturali o provocati dall'uomo o instabilità politica abbiano prodotto crisi prolungate con una maggiore vulnerabilità e insicurezza alimentare per gran parte della popolazione.

"Una PAC più forte e innovativa è fondamentale per soddisfare la futura domanda mondiale, per cui si prevede un aumento del 60% entro il 2050", ha dichiarato l'organizzazione degli agricoltori e delle cooperative agricole Copa-Cogeca durante una EUFoodChat organizzata da EurActiv la scorsa settimana.

Un approccio fuorviante

La Federazione Internazionale dei Movimenti agricoli biologici (IFOAM) ha però dichiarato a EurActiv che la questione di come nutrire il pianeta è stata affrontata finora "dal punto di vista sbagliato".

"Concentrarsi interamente sull'intensificazione della produzione è fuorviante e semplicemente rafforza la dipendenza collettiva nei confronti di sistemi di produzione e consumo agroalimentari industriali che non soddisfano le esigenze delle persone e intanto distruggono l'ambiente", ha affermato Eric Gall dell'IFOAM.

Il cibo e l'agricoltura biologica e l'agroecologia si caratterizzano invece per un approccio olistico e di sistema alle questioni dell'alimentazione e della produzione agricola, ha aggiunto. Questioni, ha proseguito, poste in modo da tenere conto delle complesse e interconnesse sfide globali che stiamo affrontando, "incluse l'insicurezza alimentare, l'obesità, il cambiamento climatico, le condizioni di lavoro e commerciali sleali, il degrado del suolo, la perdita di biodiversità, lo scarso benessere degli animali, la deforestazione e la perdita di terreni agricoli, per citarne solo alcune”.

La Strategia Europa 2020

Guardando agli obiettivi della strategia Europa 2020, e alla sfida della sicurezza alimentare, la nuova PAC si concentra su innovazione e ricerca, al fine di rendere l'agricoltura Ue "intelligente e sostenibile". Secondo la Commissione europea, in un contesto economico in continua evoluzione, a agricoltori, operatori forestali, aziende del comparto alimentare e bioindustrie dovrebbero essere concesse nuove conoscenze che li rendano sostenibili nel lungo termine e, contemporaneamente, li aiutino a rispondere alle sfide della sicurezza alimentare, del cambiamento climatico, della crescita e dell'occupazione nelle zone rurali.

Se si guarda ai 28 stati membri, un totale di 25,3 miliardi di euro, a valere sul budget Ue per lo sviluppo rurale, sono stati destinati alle azioni che hanno un impatto positivo sulla biodiversità e circa il 20% di tutti i terreni agricoli nell'Unione saranno sottoposti a contratti di gestione per migliorare o preservare la biodiversità, ha recentemente dichiarato a Euractiv il portavoce della Commissione per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale Daniele Rosario.

Con la riforma della PAC, sono in fase di sviluppo anche nuovi strumenti. Tra questi, i partenariati per l'innovazione.

Sostenere nuove idee

L'innovazione è una forza trainante del secondo pilastro della PAC, dedicato allo sviluppo rurale. Lo strumento principale previsto dalla riforma è il partenariato europeo dell'innovazione per la produttività e la sostenibilità agricola (PEI-AGRI), che mira a creare sinergie tra Horizon 2020 e i programmi di sviluppo rurale e a colmare il divario tra la ricerca e la pratica agricola.

Nel quadro dei PEI per l'agricoltura, gli stakeholder locali (agricoltori, ricercatori, imprese, ONG) si incontrano e danno vita a dei "gruppi operativi", il cui obiettivo principale è quello di cercare una soluzione innovativa a un problema comune in un paese o in una regione. Il lavoro e le conoscenze sviluppate da questi gruppi operativi vengono poi condivisi con l'intera rete PEI-AGRI in modo che anche altre parti interessate possano trarne beneficio.

In più, la nuova PAC offre anche "servizi di sostegno all'innovazione". L'idea è che i soggetti che offrono servizi di supporto all'innovazione per le aziende agricole possano individuare sul campo idee innovative e trovare opportunità di finanziamento e altri soggetti interessati da coinvolgere per implementarle in nuovi progetti.

Horizon 2020

Oltre ai fondi per lo sviluppo rurale, l'agricoltura innovativa può contare anche sul programma Horizon 2020. L'Ue ha stanziato circa 80 miliardi di euro per il programma europeo per la ricerca e l'innovazione 2014-2020, di cui 4 miliardi destinati alla sfida sociale 2, che riguarda la ricerca nel campo della sicurezza alimentare, dell'agricoltura sostenibile, della silvicoltura, delle risorse idriche e della bioeconomia.

Nel quadro del programma di lavoro 2016-2017 circa 33 milioni di euro finanzieranno progetti dedicati all'agricoltura biologica, mentre ulteriori 174 milioni di euro andranno a iniziative in cui l'agricoltura bio dovrebbe svolgere un ruolo.

Link Agricoltura: nuova PAC, più spazio al bio Agricoltura: biodiversita', successo PAC dipende da implementazione

 Traduzione a cura di Angela Lamboglia

Author: BC Gov Photos / photo on flickr