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Finanziaria, al via i lavori in Consiglio regionale. Paci: con 8,2 miliardi priorità per famiglie e fasce deboli, attenzione a imprese e enti locali, azzerato il debito della sanità

04 Dicembre 2018

(Da www.regione.sardegna.it)

Cagliari, 4 dicembre 2018 - “Abbiamo lavorato per garantire una Finanziaria che si occupasse delle famiglie, delle fasce più svantaggiate, degli Enti Locali, delle imprese. Una Finanziaria in grado di dare risposte concrete, capace di intervenire nell’immediato e allo stesso tempo di gettare le basi per un solido sviluppo futuro. Una manovra che tenesse le tasse basse ma contemporaneamente garantisse tutti i servizi ai cittadini e mettesse in sicurezza le casse regionali. Ci siamo riusciti”. L’ha detto intervenendo in aula l’assessore del Bilancio Raffaele Paci, dopo l’apertura della sessione di Bilancio in Consiglio regionale con le relazioni di maggioranza e opposizione. LE CARATTERISTICHE DELLA MANOVRA - “La Finanziaria per il 2019 mette al centro le famiglie, progetta lo sviluppo per creare occupazione, azzera totalmente il decennale debito della sanità, protegge le fasce più deboli con il Reis e investe fortemente sugli enti locali. Il tutto tenendo le tasse più basse d’Italia, quelle per le imprese (Irap) e quelle sulla persona (Irpef), il che significa lasciare 130 milioni in più a disposizione delle imprese e 100 delle famiglie. Una manovra da 8 miliardi e 200 milioni che garantisce la copertura di tutti i settori, gli stanziamenti sono in crescita per ciascuno di essi, e che allo stesso tempo getta solide basi per una crescita nel lungo periodo”, ha spiegato Paci. L’ECONOMIA MIGLIORA - “Non c’è dubbio che la situazione economica della Sardegna stia migliorando, come certificano tutti i dati ufficiali. 40mila occupati in più rispetto al 2014, Pil cresciuto in media dell’1,2% all’anno nel triennio fra 2015 e 2017, tasso di disoccupazione sceso al 15.8% e settori in forte crescita come turismo, export e start up. Questi sono dati di fatto, non opinioni. E, forti di questi dati, continueremo a impegnarci per migliorarli ancora”, ha assicurato il vicepresidente della Regione. IL PACCHETTO FAMIGLIA DA 65 MILIONI AL CENTRO - Paci ha poi ricordato le 4 misure del Pacchetto Famiglia, “di cui siamo particolarmente orgogliosi perché diamo un importante segnale a quel ceto medio a cui non pensa mai nessuno, fatto di famiglie che lavorano, di figli che studiano, di un sistema che fa muovere e crescere il sistema Sardegna”. Quatto dunque le misure in cui è articolato: prima di tutto, gli sgravi fiscali per i figli a carico. Con 25 milioni di euro viene garantita la detrazione di 200 euro a figlio, fino ai 18 anni, per un reddito fino ai 55mila euro. 10 milioni e 500mila euro sono destinati al trasporto gratis per gli studenti di scuola media inferiore, superiore e per gli universitari. 25 milioni di euro sono destinati alla ristrutturazione delle abitazioni private, con un meccanismo di premialità per interventi che prevedono efficientamento energetico e vengono realizzati nelle zone interne, in ottica antispopolamento; 4 milioni, articolati in voucher, vanno ai genitori di bambini da 0 a 36 mesi per avere diritto a uno sconto sulle rette degli asili nido. Infine, con 350mila euro si aiuteranno le coppie con problemi di sterilità a cercare cure adeguate anche fuori dall’isola. LE ALTRE MISURE, DAL REIS A LAVORAS, DAL METANO AI COMUNI - Paci ha ricordato che la Finanziaria prevede interventi importanti per scelte strategiche. “Rafforziamo gli interventi su infrastrutture, bonifiche, protezione del territorio. Stanziamo 28 milioni sulla rete del gas metano, finanziamo fortemente i Comuni non solo con il Fondo unico da 600 milioni ma anche con i 50 milioni per le situazioni di dissesto finanziario e i 75 della programmazione territoriale per le politiche antispopolamento nelle zone interne, garantiamo servizi ai cittadini e stipendi alle famiglie con 15 milioni alle Province, assicuriamo 45milioni per il Reis, il reddito di inclusione sociale che la Sardegna ha istituito fra le prime regioni d’Italia, variamo un pacchetto artigianato da 30 milioni e con 600 milioni mettiamo finalmente una pietra tombale sul debito della sanità. È una manovra di cui siamo soddisfatti e orgogliosi”, conclude Paci.