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Ogm: Seralini a PE, mais Bt ritirato da commercio tossico per animali

27 Gennaio 2016

(Da www.euractiv.it)

Secondo lo studioso Gilles-Eric Seralini, il primo mais Ogm Bt commercializzato da Syngenta fino al 2007 aveva effetti dannosi sugli animali

Gli eurodeputati Verdi francesi José Bové e Michele Rivasi portano al Parlamento europeo il nuovo studio di Gilles-Eric Seralini, autore della controversa pubblicazione sull'impatto del mais NK603 della Monsanto sui roditori, poi ritirata dalla rivista Food and Chemical Toxicology per dubbi sulla qualità scientifica della ricerca.

Questa volta al centro della ricerca del professor Seralini ci sono gli effetti sulla salute degli animali del mais Bt 176 della Syngenta e, a differenza dei tempi generalmente brevi degli studi prodotti dalle industrie biotech, i risultati si basano su un periodo di somministrazione piuttosto lungo.

Lo studio rende infatti pubbliche le analisi del sangue e delle urine di 70 mucche alimentate per cinque anni con quantità crescenti di mais Ogm Bt 176, risultato tossico nel lungo termine per gli animali, con casi diparalisi e problemi ai reni, un tasso di malattia del 40%, fino al decesso nel 10% dei casi.

Il Bt 176 è stato ritirato dal mercato nel 2007, ma la sua commercializzazione in Europa era stata autorizzata sulla base delle valutazioni scientifiche dell'Efsa, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare, e degli studi della Syngenta stessa, che però, secondo il professore, sarebbero stati condotti per un periodo di tempo limitato e solo su quattro animali, “di cui uno - sottolinea Seralini - moriva dopo poco tempo con problemi motori ed alle mucose, gli stessi riscontrati da noi".

PerMichèle Rivasi, che fa parte della commissione Ambiente del Pe, la ricercadimostra che è giunto il momento di applicare il principio di precauzione sugli Ogm in tutta l'Europa, modificando l'attuale procedura di autorizzazione degli organismi geneticamente modificati, anziché concentrarsi su come permettere ai singoli stati membri di bloccare l'importazione di varietà già ammesse a livello Ue, come proposto dalla Commissione europea.

Dello stesso avviso l'eurodeputato della commissione AgricolturaJosé Bové, secondo cui anche l'Efsa dovrebbe adottare un protocollo di valutazione a lungo termine per gli Ogm, come chiesto nel 2012 da un gruppo di ricercatori indipendenti. “Senza questo approccio a lungo termine - avverte Bovè - mettiamo a rischio la salute pubblica, anche nel caso in cui solo gli animali vengano alimentati con mangimi Ogm”.