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Pacchetto ferroviario: accordo in Consiglio su pilastro politico

08 Ottobre 2015

(Da www.euractiv.it)

Ferrovie

Il sistema ferroviario europeo viaggia verso la liberalizzazione. Il Consiglio Trasporti di oggi, in Lussemburgo, ha trovato un accordo sul cosiddetto pilastro politico del quarto pacchetto ferroviario, cioè sulla graduale apertura del mercato del settore e sulla governance delle società che ne gestiscono le infrastrutture.

Le compagnie ferroviarie europee potranno accedere alla rete in tutti i paesi Ue per trasportare passeggeri, sia con i propri servizi commerciali per competere con altre società, sia partecipando alle gare d’appalto per il servizio pubblico.

I ministri dei Trasporti europei hanno raggiunto un accordo anche su nuove regole per la gestione delle infrastrutture: sostanzialmente i responsabili della rete saranno separati dagli operatori ferroviari. L’obbiettivo è quello di evitare conflitti di interesse e di favorire una maggiore trasparenza dei flussi finanziari tra i manager delle infrastrutture e gli operatori ferroviari.

Cosi facendo, secondo la commissaria per i Trasporti Violeta Bulc, i risultati saranno molteplici: “I passeggeri avranno più scelta. Come dimostra il trasporto aereo, quando la concorrenza non viene ridotta i servizi migliorano. La ferrovia potrà così competere con auto e bus aiutandoci a ridurre le emissioni e a raggiungere gli obbiettivi dell’agenda verde per il 2030”.

Sono previste eccezioni per l’assegnazione dei servizi pubblici nei mercati piccoli o in condizioni geografiche particolari. In questi casi le società potranno ottenere l’appalto senza gara pubblica ma gli stati dovranno valutare gli operatori secondo criteri di puntualità e frequenza dei treni.

L’approvazione del “pilastro politico” era la fase più delicata della trattativa, partita nel 2013 dalla proposta della Commissione europea. Ora inizierà il trilogo tra Consiglio, Parlamento ed Esecutivo Ue per raggiungere un’intesa definitiva sul pacchetto.

Le regole dovrebbero essere adottate a 3 anni dall’ok definitivo. Stando ai piani della Commissione queste diventerebbero operative nel 2019. Tuttavia è prevista una fase transitoria di dieci anni, che verrà concessa solo in caso di motivazione valida. I contratti in essere, invece, andranno in scadenza.

Soddisfatto il ministro dei Trasporti Graziano Delrio: “L’Italia è stata decisiva in questo percorso. Nel testo ci sono punti su cui abbiamo insistito durante il nostro semestre di presidenza come la separazione tra operatori e gestori della rete ferroviaria. Si va verso uno spazio unico europeo. La sua creazione è un vantaggio enorme”.

Photo © Michel Royon / Wikimedia Commons